La teleriabilitazione, anche in Italia, è sempre più considerata una delle applicazioni digitali più promettenti in ambito sanitario, in particolare per gli anziani (Ministero della Salute, 2020). Studi recenti indicano come la teleriabilitazione possa migliorare la qualità di vita degli anziani, offrendo un accesso più flessibile e meno oneroso ai servizi riabilitativi. Tuttavia, tale percezione positiva rischia di semplificare le complessità legate alla reale accessibilità ed efficacia per questa fascia di popolazione, la quale rimane spesso marginalizzata sia nell’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia nella percezione sociale delle sue capacità digitali. La digitalizzazione, inoltre, frequentemente trattata come un processo omogeneo, tende a non considerare le diversità individuali, culturali e socioeconomiche, generando o accentuando disuguaglianze (Castells, 2014). Una parte della letteratura sul tema dei processi di digitalizzazione, tra cui la teleriabilitazione, evidenzia, infatti, come la popolazione anziana non costituisca un gruppo uniforme: le competenze digitali, l’accesso ai dispositivi digitali, il supporto al loro utilizzo e l’atteggiamento verso le tecnologie possono variare notevolmente. Inoltre, diversi studi sottolineano come l’età avanzata venga frequentemente associata a un pregiudizio negativo sulla capacità di apprendimento e di adattamento tecnologico. Tutto questo può rafforzare il rischio di ageism e compromettere l’efficacia e l’equità delle soluzioni digitali proposte (Miele, Francisco, 2021; Rosales et al., 2023). A partire da questa cornice, il progetto di ricerca “La prospettiva dell’anziano, del professionista sanitario e del caregiver sulla teleriabilitazione. Uno studio qualitativo (acronimo APCARE.TE)”, approvato ad aprile 2024 dal Comitato Etico dell’Università di Milano, si propone di esplorare e problematizzare, in ottica formativa, il rapporto tra anziani e digitalizzazione nella teleriabilitazione, con un’attenzione critica alla dimensione dell’inclusione e al rischio di ageism (Garavaglia et al, 2023). Attraverso interviste in profondità, la ricerca raccoglierà e analizzerà le prospettive di anziani coinvolti in programmi di teleriabilitazione, insieme alle esperienze dei professionisti della salute e dei caregiver. L’obiettivo è comprendere i fattori che influenzano l’adozione e l’uso di questi programmi, evidenziando come l’età, da limite, possa divenire una risorsa per lo sviluppo di soluzioni più inclusive, anche attraverso la promozione di percorsi formativi che favoriscano l’equità nell’accesso e nell’utilizzo di questi servizi digitali. Il contributo rifletterà su come promuovere un digitale “sostenibile” (e quindi “inclusivo” e “solidale”) e una competenza digitale tra tutti i soggetti della società civile, compresi gli anziani, anche a partire da servizi sanitari digitali on-line (Di Bari, 2023).

Barbanti, C., Daniele, K. (2024). Anziani e digitalizzazione sostenibile: riflessioni critiche a partire dalle pratiche di teleriabilitazione. Intervento presentato a: Educazione, Territori, Natura. Formare al tempo della transizione ecologica, digitale e interculturale. Convegno nazionale SIPed, Università Libera di Bolzano.

Anziani e digitalizzazione sostenibile: riflessioni critiche a partire dalle pratiche di teleriabilitazione

Barbanti C.;Daniele K.
2024

Abstract

La teleriabilitazione, anche in Italia, è sempre più considerata una delle applicazioni digitali più promettenti in ambito sanitario, in particolare per gli anziani (Ministero della Salute, 2020). Studi recenti indicano come la teleriabilitazione possa migliorare la qualità di vita degli anziani, offrendo un accesso più flessibile e meno oneroso ai servizi riabilitativi. Tuttavia, tale percezione positiva rischia di semplificare le complessità legate alla reale accessibilità ed efficacia per questa fascia di popolazione, la quale rimane spesso marginalizzata sia nell’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia nella percezione sociale delle sue capacità digitali. La digitalizzazione, inoltre, frequentemente trattata come un processo omogeneo, tende a non considerare le diversità individuali, culturali e socioeconomiche, generando o accentuando disuguaglianze (Castells, 2014). Una parte della letteratura sul tema dei processi di digitalizzazione, tra cui la teleriabilitazione, evidenzia, infatti, come la popolazione anziana non costituisca un gruppo uniforme: le competenze digitali, l’accesso ai dispositivi digitali, il supporto al loro utilizzo e l’atteggiamento verso le tecnologie possono variare notevolmente. Inoltre, diversi studi sottolineano come l’età avanzata venga frequentemente associata a un pregiudizio negativo sulla capacità di apprendimento e di adattamento tecnologico. Tutto questo può rafforzare il rischio di ageism e compromettere l’efficacia e l’equità delle soluzioni digitali proposte (Miele, Francisco, 2021; Rosales et al., 2023). A partire da questa cornice, il progetto di ricerca “La prospettiva dell’anziano, del professionista sanitario e del caregiver sulla teleriabilitazione. Uno studio qualitativo (acronimo APCARE.TE)”, approvato ad aprile 2024 dal Comitato Etico dell’Università di Milano, si propone di esplorare e problematizzare, in ottica formativa, il rapporto tra anziani e digitalizzazione nella teleriabilitazione, con un’attenzione critica alla dimensione dell’inclusione e al rischio di ageism (Garavaglia et al, 2023). Attraverso interviste in profondità, la ricerca raccoglierà e analizzerà le prospettive di anziani coinvolti in programmi di teleriabilitazione, insieme alle esperienze dei professionisti della salute e dei caregiver. L’obiettivo è comprendere i fattori che influenzano l’adozione e l’uso di questi programmi, evidenziando come l’età, da limite, possa divenire una risorsa per lo sviluppo di soluzioni più inclusive, anche attraverso la promozione di percorsi formativi che favoriscano l’equità nell’accesso e nell’utilizzo di questi servizi digitali. Il contributo rifletterà su come promuovere un digitale “sostenibile” (e quindi “inclusivo” e “solidale”) e una competenza digitale tra tutti i soggetti della società civile, compresi gli anziani, anche a partire da servizi sanitari digitali on-line (Di Bari, 2023).
abstract + slide
Ageism; digitalizzazione; formazione; inclusione; teleriabilitazione.
Italian
Educazione, Territori, Natura. Formare al tempo della transizione ecologica, digitale e interculturale. Convegno nazionale SIPed
2024
2024
open
Barbanti, C., Daniele, K. (2024). Anziani e digitalizzazione sostenibile: riflessioni critiche a partire dalle pratiche di teleriabilitazione. Intervento presentato a: Educazione, Territori, Natura. Formare al tempo della transizione ecologica, digitale e interculturale. Convegno nazionale SIPed, Università Libera di Bolzano.
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