Il reinserimento lavorativo dei pazienti cardiovascolari è un obiettivo fondamentale del loro processo di cura, diventato ancora più rilevante a seguito dell’innalzamento dell’età pensionabile e della revisione dei criteri per l’attribuzione delle pensioni di invalidità. Lo studio ha l’obiettivo di indagare i fattori che influenzano il tempo mediamente necessario per il rientro lavorativo e la sua qualità. I pazienti (n=88; età: M=51,5±7,84; uomini: 87,5% ) sono stati valutati in tre momenti: all’inizio della riabilitazione a seguito di un evento cardiovascolare (t0) al termine di tale percorso (t1) e sei mesi dopo, ad attività lavorativa ripresa (t2). Ogni partecipante ha compilato una batteria di questionari che analizza lo stato ansioso e depressivo, le caratteristiche oggettive e soggettive del lavoro, il job involvement e la soddisfazione lavorativa. Le analisi effettuate mostrano che il tempo di rientro lavorativo è predetto dal Carico Lavorativo Psicologico (β=.243; p<0.05). Tra t0 e t2 si osserva una diminuzione delle ore lavorative (M0=42,6±12,3; M1=40±10,3; p=0,05) e del carico di lavoro percepito (M0=17 ±3,3; M2=15,9±2,7; p<0,001), una diminuzione del supporto percepito dai colleghi (M0=12,4±2,3; M2=11,4±1,8; p<0,001) e del Job Involvement (M0=3±0,78; M2=2,8±0,59). Infine, se la riabilitazione (t0 – t1) determina un miglioramento dello stato psicologico del paziente, con una flessione degli indici di depressione, ansia e percezione della malattia, il trend cambia al rientro lavorativo (t1 – t2) con gli indici di depressione e ansia che tornano ai livelli di T0. I risultati evidenziano come il rientro lavorativo dopo un evento cardiovascolare sia influenzato da dimensioni relate alla percezione delle caratteristiche del lavoro e come, tale rientro, non sia per i pazienti semplice, ma caratterizzato da un peggioramento della percezione delle caratteristiche del proprio lavoro, a cui si accompagna un peggioramento dello stato psicologico del paziente.

Gragnano, A., Miglioretti, M. (2013). Effetto dei fattori psicosociali sul rientro lavorativo nei pazienti cardiovascolari. In Abitare Zone di Confine: Incontri possibili tra la Psicologia Sociale, Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, tra Accademia e realtà sociale.

Effetto dei fattori psicosociali sul rientro lavorativo nei pazienti cardiovascolari

GRAGNANO, ANDREA;MIGLIORETTI, MASSIMO
2013

Abstract

Il reinserimento lavorativo dei pazienti cardiovascolari è un obiettivo fondamentale del loro processo di cura, diventato ancora più rilevante a seguito dell’innalzamento dell’età pensionabile e della revisione dei criteri per l’attribuzione delle pensioni di invalidità. Lo studio ha l’obiettivo di indagare i fattori che influenzano il tempo mediamente necessario per il rientro lavorativo e la sua qualità. I pazienti (n=88; età: M=51,5±7,84; uomini: 87,5% ) sono stati valutati in tre momenti: all’inizio della riabilitazione a seguito di un evento cardiovascolare (t0) al termine di tale percorso (t1) e sei mesi dopo, ad attività lavorativa ripresa (t2). Ogni partecipante ha compilato una batteria di questionari che analizza lo stato ansioso e depressivo, le caratteristiche oggettive e soggettive del lavoro, il job involvement e la soddisfazione lavorativa. Le analisi effettuate mostrano che il tempo di rientro lavorativo è predetto dal Carico Lavorativo Psicologico (β=.243; p<0.05). Tra t0 e t2 si osserva una diminuzione delle ore lavorative (M0=42,6±12,3; M1=40±10,3; p=0,05) e del carico di lavoro percepito (M0=17 ±3,3; M2=15,9±2,7; p<0,001), una diminuzione del supporto percepito dai colleghi (M0=12,4±2,3; M2=11,4±1,8; p<0,001) e del Job Involvement (M0=3±0,78; M2=2,8±0,59). Infine, se la riabilitazione (t0 – t1) determina un miglioramento dello stato psicologico del paziente, con una flessione degli indici di depressione, ansia e percezione della malattia, il trend cambia al rientro lavorativo (t1 – t2) con gli indici di depressione e ansia che tornano ai livelli di T0. I risultati evidenziano come il rientro lavorativo dopo un evento cardiovascolare sia influenzato da dimensioni relate alla percezione delle caratteristiche del lavoro e come, tale rientro, non sia per i pazienti semplice, ma caratterizzato da un peggioramento della percezione delle caratteristiche del proprio lavoro, a cui si accompagna un peggioramento dello stato psicologico del paziente.
abstract + slide
return to work, cardiovascular disease, psichosocial, work, anxiety, depression
Italian
XII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia per le Organizzazioni
2013
Abitare Zone di Confine: Incontri possibili tra la Psicologia Sociale, Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, tra Accademia e realtà sociale
88-86688-29-6
28-set-2013
http://www.logospadova.it/files/abitare-zone-confine.pdf
none
Gragnano, A., Miglioretti, M. (2013). Effetto dei fattori psicosociali sul rientro lavorativo nei pazienti cardiovascolari. In Abitare Zone di Confine: Incontri possibili tra la Psicologia Sociale, Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, tra Accademia e realtà sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/53449
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