Introduzione La presente ricerca si colloca all’interno del filone di studi che indaga lo sviluppo delle competenze empatiche e prosociali nella prima infanzia. Sin dai primi anni di vita, i bambini si mostrano capaci di riconoscere sentimenti ed emozioni altrui, abili nel rispondere ai bisogni e desideri dell’altro mettendo in atto comportamenti prosociali (Eisenberg, Fabes & Spinrad, 2006; Hoffman, 2000). Tali condotte diventano più sofisticate e frequenti nel corso dell’infanzia, periodo nel quale i bambini acquisiscono la capacità di fornire aiuto strumentale, di condividere le proprie risorse e di rispondere empaticamente ai bisogni altrui (Dunfield & Kuhlmeier, 2013). Diversi studi longitudinali e studi-intervento (Denham et al., 2003; Eggum et al., 2011; Ensor & Huges, 2005; Grazzani et al., 2016; Ornaghi et al., 2017) hanno dimostrato come la capacità di comprendere i propri ed altrui stati emotivi rappresenti un importante predittore di azioni prosociali (Brownell, et al., 2013; Dunfield & Kuhlmeier, 2013; Farrant et al., 2012; Garner et al., 2008; Giménez-Dasí et al., 2015; Cigala, Mori & Fangareggi, 2015). Indagando il contributo del contesto sociale allo sviluppo di tali abilità, recenti studi hanno posto in evidenza il ruolo della conversazione sugli stati mentali ed emotivi quale pratica di socializzazione all’empatia e alla prosocialità, volta a favorire lo sviluppo delle competenze socio-emotive dei bambini, anche in contesti educativi extra-familiari (Grazzani et al., 2016; Ornaghi et al., 2017). Obiettivo L’obiettivo dello studio tuttora in corso – di cui vengono qui presentati i risultati preliminari - è indagare l’efficacia di un intervento conversazionale, condotto al nido, nell’incrementare le competenze empatiche e prosociali dei bambini di 2-3 anni. Metodo Partecipanti. Hanno preso parte allo studio 64 bambini (36 femmine e 28 maschi), con sviluppo tipico, di età compresa tra 22 e 36 mesi (Mage = 29,78 mesi; SD = 3,97). I bambini, frequentanti 5 nidi della provincia di Varese, provengono da un contesto socio-culturale medio e medio basso. Disegno e fasi di ricerca. Basato su un disegno di ricerca quasi-sperimentale, il progetto si è articolato in tre fasi (pre-test, training e post-test). Nella fase pre-test sono state misurate le competenze di partenza dei bambini circa il riconoscimento e la comprensione di emozioni e desideri, e la messa in atto di condotte prosociali. La fase di training ha previsto la realizzazione di attività di gruppo, tre volte la settimana per 8 settimane, condotte dalle educatrici formate allo scopo. Tali attività consistevano in un primo momento di lettura di storie - tratte dalla raccolta “Tom & Bea. Amici per il pelo” - cui seguivano attività differenziate in base al gruppo: conversazione su emozioni e comportamenti di aiuto (Gruppo ConvEmo); conversazione su azioni concrete e stati fisici (Gruppo ConvFis); gioco libero (Gruppo Gioco). Nella fase post-test sono state rivalutate le stesse competenze del pre-test nei tre gruppi. Strumenti. Ai bambini sono state proposte prove volte a misurarne le competenze linguistiche (PinG - Parole in gioco, Bello et al., 2010), la comprensione della relazione fra desiderio-emozione e desiderio-azione (Desire-Action & Desire-Emotion Tasks, Wellman & Wooley, 1990), la capacità di riconoscere e comprenderne le emozioni (AKT, Denham, 1986; adattamento italiano di Camodeca & Coppola, 2010) e la manifestazione di aiuto, condivisione e consolazione in risposta a situazioni sperimentali (Compiti Prosociali/Prosocial Tasks, adattati da Dunfield & Kuhlmeier, 2013). Ai genitori sono stati proposti questionari volti ad indagare il lessico psicologico dei bambini (QLP-Questionario sul Possesso di Lessico Psicologico, Grazzani et al., 2012) e la frequenza di comportamenti empatici (EmQue-I13–Questionario sull’empatia dei bambini, Grazzani et al., 2015) e prosociali dei figli (CPBQ–Child Prosocial Behavior Questionnaire, Brazzelli et al., 2017). Risultati Dal confronto dei punteggi ottenuti dai tre gruppi nella fase pre-test non sono state rilevate differenze significative nelle competenze linguistiche, empatiche e prosociali dei partecipanti (sia per le misurazioni dirette sia per quelle indirette). I risultati delle analisi preliminari hanno evidenziato un incremento statisticamente significativo nelle abilità empatiche e prosociali dei bambini del gruppo sperimentale (Gruppo ConvEmo) rispetto al miglioramento ottenuto dai bambini dei due gruppi di controllo (Gruppo ConvFis e Gruppo Gioco). L’analisi multivariata della varianza per misure ripetute ha evidenziato un’interazione significativa fra i fattori Tempo e Gruppo. In particolare, per quanto riguarda le competenze rilevate direttamente sui bambini, il gruppo sperimentale ha mostrato incrementi medi significativamente maggiori rispetto ai due gruppi di controllo per quanto riguarda la comprensione delle emozioni, F(2,61) = 14.521, p < .001, ηp2 = .323, e la messa in atto di condotte prosociali, F(2,61) = 8.664, p < .05, ηp2 = .136. Le analisi dei questionari compilati dai genitori evidenziano come il gruppo sperimentale mostri incrementi medi significativamente maggiori rispetto ai gruppi di controllo nell’uso del lessico psicologico, F(2,61) = 199.438, p < .05, ηp2 = .109, nelle competenze empatiche, F(2,61) = 2.957, p = .05, ηp2 = .088, e nella frequenza di comportamenti prosociali, F(2,61) = 5.098, p = .009, ηp2 = .143. Conclusioni I risultati preliminari del presente studio confermano l’efficacia dell’intervento conversazionale nel promuovere lo sviluppo di abilità empatiche e prosociali nei bambini di 2-3 anni. In particolare, la conversazione sugli stati emotivi, condotta in gruppo, sembra aver promosso lo sviluppo dei comportamenti di condivisione e di conforto. Questi risultati suggeriscono l’utilità di proposte educative per la promozione, al nido, dei comportamenti a valenza positiva.

Brazzelli, E., Grazzani, I. (2017). Promozione dei comportamenti prosociali al nido: un intervento conversazionale. In Relazional...mente. Ricerca psicologica sulla comprensione sociale nei contesti educativi per l'infanzia. Book of Astract (pp.9-13). Milano : Fronteretro Copisteria S.a.s..

Promozione dei comportamenti prosociali al nido: un intervento conversazionale

BRAZZELLI, ELISA
Primo
;
GRAZZANI, ILARIA
Secondo
2017

Abstract

Introduzione La presente ricerca si colloca all’interno del filone di studi che indaga lo sviluppo delle competenze empatiche e prosociali nella prima infanzia. Sin dai primi anni di vita, i bambini si mostrano capaci di riconoscere sentimenti ed emozioni altrui, abili nel rispondere ai bisogni e desideri dell’altro mettendo in atto comportamenti prosociali (Eisenberg, Fabes & Spinrad, 2006; Hoffman, 2000). Tali condotte diventano più sofisticate e frequenti nel corso dell’infanzia, periodo nel quale i bambini acquisiscono la capacità di fornire aiuto strumentale, di condividere le proprie risorse e di rispondere empaticamente ai bisogni altrui (Dunfield & Kuhlmeier, 2013). Diversi studi longitudinali e studi-intervento (Denham et al., 2003; Eggum et al., 2011; Ensor & Huges, 2005; Grazzani et al., 2016; Ornaghi et al., 2017) hanno dimostrato come la capacità di comprendere i propri ed altrui stati emotivi rappresenti un importante predittore di azioni prosociali (Brownell, et al., 2013; Dunfield & Kuhlmeier, 2013; Farrant et al., 2012; Garner et al., 2008; Giménez-Dasí et al., 2015; Cigala, Mori & Fangareggi, 2015). Indagando il contributo del contesto sociale allo sviluppo di tali abilità, recenti studi hanno posto in evidenza il ruolo della conversazione sugli stati mentali ed emotivi quale pratica di socializzazione all’empatia e alla prosocialità, volta a favorire lo sviluppo delle competenze socio-emotive dei bambini, anche in contesti educativi extra-familiari (Grazzani et al., 2016; Ornaghi et al., 2017). Obiettivo L’obiettivo dello studio tuttora in corso – di cui vengono qui presentati i risultati preliminari - è indagare l’efficacia di un intervento conversazionale, condotto al nido, nell’incrementare le competenze empatiche e prosociali dei bambini di 2-3 anni. Metodo Partecipanti. Hanno preso parte allo studio 64 bambini (36 femmine e 28 maschi), con sviluppo tipico, di età compresa tra 22 e 36 mesi (Mage = 29,78 mesi; SD = 3,97). I bambini, frequentanti 5 nidi della provincia di Varese, provengono da un contesto socio-culturale medio e medio basso. Disegno e fasi di ricerca. Basato su un disegno di ricerca quasi-sperimentale, il progetto si è articolato in tre fasi (pre-test, training e post-test). Nella fase pre-test sono state misurate le competenze di partenza dei bambini circa il riconoscimento e la comprensione di emozioni e desideri, e la messa in atto di condotte prosociali. La fase di training ha previsto la realizzazione di attività di gruppo, tre volte la settimana per 8 settimane, condotte dalle educatrici formate allo scopo. Tali attività consistevano in un primo momento di lettura di storie - tratte dalla raccolta “Tom & Bea. Amici per il pelo” - cui seguivano attività differenziate in base al gruppo: conversazione su emozioni e comportamenti di aiuto (Gruppo ConvEmo); conversazione su azioni concrete e stati fisici (Gruppo ConvFis); gioco libero (Gruppo Gioco). Nella fase post-test sono state rivalutate le stesse competenze del pre-test nei tre gruppi. Strumenti. Ai bambini sono state proposte prove volte a misurarne le competenze linguistiche (PinG - Parole in gioco, Bello et al., 2010), la comprensione della relazione fra desiderio-emozione e desiderio-azione (Desire-Action & Desire-Emotion Tasks, Wellman & Wooley, 1990), la capacità di riconoscere e comprenderne le emozioni (AKT, Denham, 1986; adattamento italiano di Camodeca & Coppola, 2010) e la manifestazione di aiuto, condivisione e consolazione in risposta a situazioni sperimentali (Compiti Prosociali/Prosocial Tasks, adattati da Dunfield & Kuhlmeier, 2013). Ai genitori sono stati proposti questionari volti ad indagare il lessico psicologico dei bambini (QLP-Questionario sul Possesso di Lessico Psicologico, Grazzani et al., 2012) e la frequenza di comportamenti empatici (EmQue-I13–Questionario sull’empatia dei bambini, Grazzani et al., 2015) e prosociali dei figli (CPBQ–Child Prosocial Behavior Questionnaire, Brazzelli et al., 2017). Risultati Dal confronto dei punteggi ottenuti dai tre gruppi nella fase pre-test non sono state rilevate differenze significative nelle competenze linguistiche, empatiche e prosociali dei partecipanti (sia per le misurazioni dirette sia per quelle indirette). I risultati delle analisi preliminari hanno evidenziato un incremento statisticamente significativo nelle abilità empatiche e prosociali dei bambini del gruppo sperimentale (Gruppo ConvEmo) rispetto al miglioramento ottenuto dai bambini dei due gruppi di controllo (Gruppo ConvFis e Gruppo Gioco). L’analisi multivariata della varianza per misure ripetute ha evidenziato un’interazione significativa fra i fattori Tempo e Gruppo. In particolare, per quanto riguarda le competenze rilevate direttamente sui bambini, il gruppo sperimentale ha mostrato incrementi medi significativamente maggiori rispetto ai due gruppi di controllo per quanto riguarda la comprensione delle emozioni, F(2,61) = 14.521, p < .001, ηp2 = .323, e la messa in atto di condotte prosociali, F(2,61) = 8.664, p < .05, ηp2 = .136. Le analisi dei questionari compilati dai genitori evidenziano come il gruppo sperimentale mostri incrementi medi significativamente maggiori rispetto ai gruppi di controllo nell’uso del lessico psicologico, F(2,61) = 199.438, p < .05, ηp2 = .109, nelle competenze empatiche, F(2,61) = 2.957, p = .05, ηp2 = .088, e nella frequenza di comportamenti prosociali, F(2,61) = 5.098, p = .009, ηp2 = .143. Conclusioni I risultati preliminari del presente studio confermano l’efficacia dell’intervento conversazionale nel promuovere lo sviluppo di abilità empatiche e prosociali nei bambini di 2-3 anni. In particolare, la conversazione sugli stati emotivi, condotta in gruppo, sembra aver promosso lo sviluppo dei comportamenti di condivisione e di conforto. Questi risultati suggeriscono l’utilità di proposte educative per la promozione, al nido, dei comportamenti a valenza positiva.
abstract + slide
Comportamenti prosociali; bambini; training conversazionale; conversazione emotiva; asilo nido
Italian
Seminario di Studio "Relazional...mente. Ricerca psicologica sulla comprensione sociale nei contesti educativi per l'infanzia"
2017
Grazzani, I; Agliati, A; Brazzelli, E; Conte, E; Farina, E; Ornaghi, V
Relazional...mente. Ricerca psicologica sulla comprensione sociale nei contesti educativi per l'infanzia. Book of Astract
978-88-90-95473-3
2017
2017
9
13
none
Brazzelli, E., Grazzani, I. (2017). Promozione dei comportamenti prosociali al nido: un intervento conversazionale. In Relazional...mente. Ricerca psicologica sulla comprensione sociale nei contesti educativi per l'infanzia. Book of Astract (pp.9-13). Milano : Fronteretro Copisteria S.a.s..
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