Il contributo tematizza alcune questioni attinenti alla dimensione teorico prassica emerse nel corso di un progetto che vede la collaborazione – all’interno dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca – di biologi e pedagogisti impegnati nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC) in un’azione volta ad approfondire la sperimentazione di nuovi linguaggi, formati e strategie di comunicazione in merito a temi legati alla biodiversità. Una delle criticità affrontate nel corso del lavoro ha riguardato la necessità di strutturare proposte che incorporassero il sapere proposto dalla biologia evitando di veicolarlo all’interno di un paradigma lineare e istruttivo, con il rischio di incentivare un approccio alle differenze fondato su una scissione di fondo riconducibile ad assunti antropocentrici. A tal fine è stato importante muoversi sperimentando pratiche educative orientate all’esplorazione delle molteplici forme che la (bio)diversità può assumere e ispirate a cornici teoriche fondate sulla connessione tra ànthropos e bìos. In questa sede si approfondirà la prospettiva offerta dagli studi sulla biosemiotica.
Galimberti, A. (2025). Sviluppare una sensibilità estetica alla biodiversità. Itinerari pedagogici attraverso gli studi sulla biosemiotica. In R. Casadei, C. Cardinaletti (a cura di), Creatività e sostenibilità: di-segnare il futuro (pp. 39-48). Pensa Multimedia.
Sviluppare una sensibilità estetica alla biodiversità. Itinerari pedagogici attraverso gli studi sulla biosemiotica
Galimberti, A
2025
Abstract
Il contributo tematizza alcune questioni attinenti alla dimensione teorico prassica emerse nel corso di un progetto che vede la collaborazione – all’interno dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca – di biologi e pedagogisti impegnati nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC) in un’azione volta ad approfondire la sperimentazione di nuovi linguaggi, formati e strategie di comunicazione in merito a temi legati alla biodiversità. Una delle criticità affrontate nel corso del lavoro ha riguardato la necessità di strutturare proposte che incorporassero il sapere proposto dalla biologia evitando di veicolarlo all’interno di un paradigma lineare e istruttivo, con il rischio di incentivare un approccio alle differenze fondato su una scissione di fondo riconducibile ad assunti antropocentrici. A tal fine è stato importante muoversi sperimentando pratiche educative orientate all’esplorazione delle molteplici forme che la (bio)diversità può assumere e ispirate a cornici teoriche fondate sulla connessione tra ànthropos e bìos. In questa sede si approfondirà la prospettiva offerta dagli studi sulla biosemiotica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


