Il gusto del paesaggio. Un'etnografia del vino Prosecco tra Friuli e Veneto

Based on ethnographic research conducted in Italy between the provinces of Pordenone (Friuli region) and Treviso (Veneto region), the text aims to understand, from an anthropological perspective, how the significant increase in land used for growing grapes for Prosecco wine production has changed not only the perception of the landscape, but also the way in which the production and consumption of this product is conceived. By reconstructing the environmental memories of these places, the essay explores the role played in these transformative processes by two regulatory interventions: the approval of a set of regulations that introduced the distinction between Prosecco DOC and DOCG, and the recognition of the Prosecco Hills of Valdobbiadene and Conegliano as UNESCO World Heritage cultural landscape. Finally, the text focuses on the cultivation of “prohibited” grape varieties as an example of resistance to the logic of monoculture.

A partire da una ricerca etnografica svolta in Italia tra la provincia di Pordenone (regione Friuli) e di Treviso (regione Veneto), il testo si propone di comprendere, da una prospettiva antropologica, il modo in cui il grande aumento di terreni adibiti alla coltivazioni di viti per la produzione di vino Prosecco ha cambiato non solo la percezione del paesaggio, ma anche il modo di concepire la produzione e il consumo di questo prodotto. Ricostruendo le memorie ambientali dei luoghi, il saggio esplora il ruolo che in questi processi trasformativi hanno avuto due interventi normativi come l’approvazione di un disciplinare che ha introdotto la distinzione tra Prosecco DOC e DOCG e il riconoscimento delle Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano come paesaggio culturale Patrimonio UNESCO. Il testo si sofferma infine sulla coltivazione di vitigni “proibiti” intesa come esempio di resistenza alla logica della monocultura.