I doposcuola, nati come servizi per il supporto allo studio ai ragazzi e ragazze con meno possibilità, si trovano nei contesti di superdiversità (Vertovec, 2007) contemporanei a declinare la propria mission in una nuova prospettiva, dove la finalità di contrastare le disuguaglianze educative si coniuga con la promozione dell’integrazione formativa per i/le minori con background migratorio. Il costrutto di “integrazione formativa” riprende l’accezione multidimensionale di “integrazione scolastica”, che enfatizza contemporaneamente la dimensione cognitiva e quella relazionale del “sentirsi parte” e “interagire” all’interno del contesto scolastico (Colombo, Santagati, 2014). All’interno dei doposcuola, esso si apre al panorama formativo ed educativo più ampio e alla capacità di mobilitare il proprio capitale sociale, culturale e formativo (Mortari, 2007) tra scuola ed extra-scuola. Qui l’integrazione formativa può diventare volano per il superamento di forme di integrazione subalterna o segmentata, contribuendo a un’integrazione diffusa (Zoletto, 2007). Alcune caratteristiche di questi servizi verranno analizzate all’interno del contributo, focalizzandosi sia su condizioni che costituiscono degli elementi di risorsa, come un rapporto concreto, diretto e flessibile on le scuole e con il territorio (Zinant, 2022) e la loro natura informale e creativa, che favorisce la sperimentazione di metodologie innovative e alternative; sia su possibili ostacoli, come l’instabilità di finanziamenti e personale e l’aggiornamento professionale. La riflessione su questi aspetti sarà intrecciata con alcune esperienze provenienti dal campo, in particolare a partire dall’osservazione del Progetto Intervallo per l’Appunto, finanziato dalla Fondazione Cariplo. Il progetto ha previsto la costituzione di una rete di doposcuola nel Municipio 2 di Milano, che nell’anno scolastico 2023/24 ha coinvolto 21 doposcuola. Un’analisi preliminare di questa esperienza mette in luce le potenzialità ma anche le criticità che questi servizi incontrano nel farsi contesti di accoglienza per i/le ragazzi/e con background migratorio e di educazione interculturale per tutti/e in grado di accogliere le sfide che ha sollevato il dibattito su questi temi sia all’interno del contesto scolastico sia in relazione al territorio più ampio.
Mussi, A. (2025). I doposcuola alla sfida dell'intercultura. Esperienze dal campo. In Atti Convegno SIPED. Ricerca e progettazione pedagogica per contrastare povertà educative e dispersione scolastica. A 100 anni dalla nascita di Alberto Manzi, Junior and Coopted Conference (pp.226-230). Lecce : Pensa MultiMedia.
I doposcuola alla sfida dell'intercultura. Esperienze dal campo
Mussi, A.
2025
Abstract
I doposcuola, nati come servizi per il supporto allo studio ai ragazzi e ragazze con meno possibilità, si trovano nei contesti di superdiversità (Vertovec, 2007) contemporanei a declinare la propria mission in una nuova prospettiva, dove la finalità di contrastare le disuguaglianze educative si coniuga con la promozione dell’integrazione formativa per i/le minori con background migratorio. Il costrutto di “integrazione formativa” riprende l’accezione multidimensionale di “integrazione scolastica”, che enfatizza contemporaneamente la dimensione cognitiva e quella relazionale del “sentirsi parte” e “interagire” all’interno del contesto scolastico (Colombo, Santagati, 2014). All’interno dei doposcuola, esso si apre al panorama formativo ed educativo più ampio e alla capacità di mobilitare il proprio capitale sociale, culturale e formativo (Mortari, 2007) tra scuola ed extra-scuola. Qui l’integrazione formativa può diventare volano per il superamento di forme di integrazione subalterna o segmentata, contribuendo a un’integrazione diffusa (Zoletto, 2007). Alcune caratteristiche di questi servizi verranno analizzate all’interno del contributo, focalizzandosi sia su condizioni che costituiscono degli elementi di risorsa, come un rapporto concreto, diretto e flessibile on le scuole e con il territorio (Zinant, 2022) e la loro natura informale e creativa, che favorisce la sperimentazione di metodologie innovative e alternative; sia su possibili ostacoli, come l’instabilità di finanziamenti e personale e l’aggiornamento professionale. La riflessione su questi aspetti sarà intrecciata con alcune esperienze provenienti dal campo, in particolare a partire dall’osservazione del Progetto Intervallo per l’Appunto, finanziato dalla Fondazione Cariplo. Il progetto ha previsto la costituzione di una rete di doposcuola nel Municipio 2 di Milano, che nell’anno scolastico 2023/24 ha coinvolto 21 doposcuola. Un’analisi preliminare di questa esperienza mette in luce le potenzialità ma anche le criticità che questi servizi incontrano nel farsi contesti di accoglienza per i/le ragazzi/e con background migratorio e di educazione interculturale per tutti/e in grado di accogliere le sfide che ha sollevato il dibattito su questi temi sia all’interno del contesto scolastico sia in relazione al territorio più ampio.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Mussi-2025-Convegno Siped-VoR.pdf
accesso aperto
Tipologia di allegato:
Publisher’s Version (Version of Record, VoR)
Licenza:
Creative Commons
Dimensione
2.02 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.02 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


