Con la sentenza n. 3/2025 la Corte costituzionale contribuisce alla realizzazione di una piena eguaglianza sostanziale per le persone con disabilità: dopo il riconoscimento dei diritti civili e sociali, anche i diritti politici sono oggetto di specifica rivendicazione, nella particolare forma della sottoscrizione delle liste di candidati. L’uso dell’argomento della protezione della vulnerabilità consente alla Corte di svolgere un penetrante scrutinio di ragionevolezza in un ambito - la legislazione elettorale - tradizionalmente riservato alla discrezionalità del legislatore. L’articolo si sofferma su diverse tematiche oggetto della sentenza: la giustiziabilità dei diritti politici; la discrezionalità del legislatore quale limite al sindacato della Corte costituzionale; la transizione verso una democrazia digitale. Viene inoltre sottolineato positivamente il seguito legislativo dato alla sentenza con il D.L. 27/2025. Infine, si evidenziano l’importanza sistematica della decisione e le criticità legate alla tecnica decisoria utilizzata.
Vivaldelli, F. (2025). Disabilità, diritti politici e democrazia digitale. Considerazioni a margine della sentenza n. 3/2025 della Corte costituzionale. GRUPPO DI PISA(1), 157-181.
Disabilità, diritti politici e democrazia digitale. Considerazioni a margine della sentenza n. 3/2025 della Corte costituzionale
Vivaldelli, F
2025
Abstract
Con la sentenza n. 3/2025 la Corte costituzionale contribuisce alla realizzazione di una piena eguaglianza sostanziale per le persone con disabilità: dopo il riconoscimento dei diritti civili e sociali, anche i diritti politici sono oggetto di specifica rivendicazione, nella particolare forma della sottoscrizione delle liste di candidati. L’uso dell’argomento della protezione della vulnerabilità consente alla Corte di svolgere un penetrante scrutinio di ragionevolezza in un ambito - la legislazione elettorale - tradizionalmente riservato alla discrezionalità del legislatore. L’articolo si sofferma su diverse tematiche oggetto della sentenza: la giustiziabilità dei diritti politici; la discrezionalità del legislatore quale limite al sindacato della Corte costituzionale; la transizione verso una democrazia digitale. Viene inoltre sottolineato positivamente il seguito legislativo dato alla sentenza con il D.L. 27/2025. Infine, si evidenziano l’importanza sistematica della decisione e le criticità legate alla tecnica decisoria utilizzata.| File | Dimensione | Formato | |
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