Durante il Covid-19, l’utilizzo delle piattaforme di videoconferenza è aumentato in modo significativo. Questo incremento ha generato preoccupazioni sul loro impatto sulla salute mentale ed è stato coniato il termine Zoom Fatigue. Inoltre, la letteratura sull’ostracismo online/offline suggerisce che le persone sono particolarmente sensibili a sentirsi ignorate in ambienti online e che la mancanza di contatto visivo accentua questa sensazione di esclusione. Poiché le videoconferenze sono caratterizzate dalla mancanza di contatto visivo, questa ricerca si propone di esplorare come la sua assenza nelle videochiamate, generata dalle webcams spente, possa influire sul senso di ostracismo degli utenti. Si ipotizza che la mancanza di stimoli visivi possa esacerbare i sentimenti di ostracismo, amplificando gli effetti negativi dell'interazione a distanza. In particolare, il presente esperimento (N=130) indaga l’impatto delle webcams spente o accese durante una videoconferenza sui livelli di distress psicologico, ostracismo, timore di interazioni future, connessione sociale, auto-monitoraggio, auto-oggettivazione, performance del discorso e durata del discorso dei partecipanti. Ai partecipanti è stato chiesto di connettersi ad una chiamata Webex e presentare una serie tv o un film cercando di convincere l’audience che fosse degno di essere visto. La manipolazione sperimentale ha previsto la variazione dello status (acceso/spento) delle webcams del relatore e dell’audience. In seguito, i soggetti dovevano compilare un questionario online. I risultati rivelano che, quando tutte le webcams sono spente, i partecipanti esperiscono maggiori livelli di stress e più emozioni negative rispetto a quando almeno la webcam dello speaker è accesa. Inoltre, provano più confusione e un maggiore desiderio di isolarsi quando la webcam dello speaker è accesa in confronto a quando è spenta, indipendentemente dalle webcams dell’audience. Questo esperimento suggerisce che la mancanza di informazioni contestuali data dallo spegnimento delle webcams, insieme all’allontanamento da una comunicazione simile a quella faccia a faccia, possa generare più emozioni negative e distress.

Gasparini, I., Telari, A., Pancani, L., Riva, P. (2024). Il ruolo delle webcams nelle videoconferenze: uno studio sull'ostracismo online. In XVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP BOOK OF ABSTRACT 5-7 SETTEMBRE 2024 Università degli Studi di Torino - Complesso Aldo Moro (pp.87-87).

Il ruolo delle webcams nelle videoconferenze: uno studio sull'ostracismo online

Gasparini, I;Telari, A;Pancani, L;Riva, P.
2024

Abstract

Durante il Covid-19, l’utilizzo delle piattaforme di videoconferenza è aumentato in modo significativo. Questo incremento ha generato preoccupazioni sul loro impatto sulla salute mentale ed è stato coniato il termine Zoom Fatigue. Inoltre, la letteratura sull’ostracismo online/offline suggerisce che le persone sono particolarmente sensibili a sentirsi ignorate in ambienti online e che la mancanza di contatto visivo accentua questa sensazione di esclusione. Poiché le videoconferenze sono caratterizzate dalla mancanza di contatto visivo, questa ricerca si propone di esplorare come la sua assenza nelle videochiamate, generata dalle webcams spente, possa influire sul senso di ostracismo degli utenti. Si ipotizza che la mancanza di stimoli visivi possa esacerbare i sentimenti di ostracismo, amplificando gli effetti negativi dell'interazione a distanza. In particolare, il presente esperimento (N=130) indaga l’impatto delle webcams spente o accese durante una videoconferenza sui livelli di distress psicologico, ostracismo, timore di interazioni future, connessione sociale, auto-monitoraggio, auto-oggettivazione, performance del discorso e durata del discorso dei partecipanti. Ai partecipanti è stato chiesto di connettersi ad una chiamata Webex e presentare una serie tv o un film cercando di convincere l’audience che fosse degno di essere visto. La manipolazione sperimentale ha previsto la variazione dello status (acceso/spento) delle webcams del relatore e dell’audience. In seguito, i soggetti dovevano compilare un questionario online. I risultati rivelano che, quando tutte le webcams sono spente, i partecipanti esperiscono maggiori livelli di stress e più emozioni negative rispetto a quando almeno la webcam dello speaker è accesa. Inoltre, provano più confusione e un maggiore desiderio di isolarsi quando la webcam dello speaker è accesa in confronto a quando è spenta, indipendentemente dalle webcams dell’audience. Questo esperimento suggerisce che la mancanza di informazioni contestuali data dallo spegnimento delle webcams, insieme all’allontanamento da una comunicazione simile a quella faccia a faccia, possa generare più emozioni negative e distress.
abstract + slide
Webcams, Well-being
Videoconferenze; Ostracismo
Italian
XVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell'AIP
2024
XVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP BOOK OF ABSTRACT 5-7 SETTEMBRE 2024 Università degli Studi di Torino - Complesso Aldo Moro
2024
87
87
https://aipass.org/wp-content/uploads/2024/02/ABSTRACT-BOOK-AIP-SOCIALE-2024.docx.pdf
none
Gasparini, I., Telari, A., Pancani, L., Riva, P. (2024). Il ruolo delle webcams nelle videoconferenze: uno studio sull'ostracismo online. In XVIII Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell’AIP BOOK OF ABSTRACT 5-7 SETTEMBRE 2024 Università degli Studi di Torino - Complesso Aldo Moro (pp.87-87).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/547526
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