La direzione di sviluppo della società contemporanea occidentale sta ponendo inedite complessità, che richiedono alle scienze umane di sviluppare nuove competenze per affrontare la transizione ecologica in atto (Ferrante, Galimberti, Gambacorti-Passerini, 2022). Se, sempre più la spinta verso la ricerca del benessere individuale sembra essere dominante (Palmieri, 2012), sta emergendo con forza la non sostenibilità di percorsi formativi che portano i soggetti a ricercare esclusivamente il proprio agio. Ecco, allora, che diventa importante sviluppare forme nuove di conoscenza per i professionisti dell’educazione, che rivolgano attenzione anche ai punti di forza e alle capacità delle persone stesse intese “come insieme plurale, ospitante, permeabile, spazio di democrazia dove il senso di comunità porti a condividere la centralità dell’individuo nella relazionalità”. Le competenze dei soggetti che hanno vissuto situazioni di vulnerabilità, in particolare, possono essere viste come una specifica forma di conoscenza acquisita mediante l'esperienza (Dewey, 1997), che può contribuire allo sviluppo di cittadinanza, diritti umani e giustizia sociale ed ecologica. Il progetto Erasmus + “Structural embedding of knowledge by experience in higher education through processes of co-creation” (KA220-HED-3213A5AC), che verrà presentato, lavora in questa direzione puntando a incorporare la conoscenza acquisita tramite esperienze di disagio all’interno della didattica universitaria, alimentando lo sviluppo di un “approccio partecipativo e trasformativo per creare e prendersi cura giorno dopo giorno di un contesto comune che comprenda al suo interno in modo creativo la diversità”.
Gambacorti Passerini, M. (2024). Apprendimento dall’esperienza e disagio: una sfida pedagogic per la creazione di contesti inclusivi. In G. Crescenzo, L. Stillo, M.T. Trisciuzzi (a cura di), Traiettorie pedagogiche per progettare futuri possibili (pp. 75-82). Zeroseiup.
Apprendimento dall’esperienza e disagio: una sfida pedagogic per la creazione di contesti inclusivi
Gambacorti Passerini, MB
2024
Abstract
La direzione di sviluppo della società contemporanea occidentale sta ponendo inedite complessità, che richiedono alle scienze umane di sviluppare nuove competenze per affrontare la transizione ecologica in atto (Ferrante, Galimberti, Gambacorti-Passerini, 2022). Se, sempre più la spinta verso la ricerca del benessere individuale sembra essere dominante (Palmieri, 2012), sta emergendo con forza la non sostenibilità di percorsi formativi che portano i soggetti a ricercare esclusivamente il proprio agio. Ecco, allora, che diventa importante sviluppare forme nuove di conoscenza per i professionisti dell’educazione, che rivolgano attenzione anche ai punti di forza e alle capacità delle persone stesse intese “come insieme plurale, ospitante, permeabile, spazio di democrazia dove il senso di comunità porti a condividere la centralità dell’individuo nella relazionalità”. Le competenze dei soggetti che hanno vissuto situazioni di vulnerabilità, in particolare, possono essere viste come una specifica forma di conoscenza acquisita mediante l'esperienza (Dewey, 1997), che può contribuire allo sviluppo di cittadinanza, diritti umani e giustizia sociale ed ecologica. Il progetto Erasmus + “Structural embedding of knowledge by experience in higher education through processes of co-creation” (KA220-HED-3213A5AC), che verrà presentato, lavora in questa direzione puntando a incorporare la conoscenza acquisita tramite esperienze di disagio all’interno della didattica universitaria, alimentando lo sviluppo di un “approccio partecipativo e trasformativo per creare e prendersi cura giorno dopo giorno di un contesto comune che comprenda al suo interno in modo creativo la diversità”.File | Dimensione | Formato | |
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