I manuali di neurologia e neuropsicologia sono soliti datare l’esordio della storia dell'afasia con la comunicazione di Paul Broca sulla sede del linguaggio articolato nei lobi frontali (1861). Di fatto, Benton e Joynt (1960) hanno raccolto numerose osservazioni di pazienti afasici dalla tradizione medica greca, latina, medioevale, rinascimentale e dalla letteratura illuministica del XVIII secolo. In nessuno dei casi riportati, tuttavia, pare siano stati identificati gli elementi cruciali di un deficit di linguaggio di natura afasica, e cioè da un lato la distinzione tra deficit di linguaggio, deficit concettuali e deficit della realizzazione articolatoria, dall'altro, la relazione con una lesione dell’emisfero cerebrale sinistro. Nella prima parte di questo articolo si discutono le opere di due medici del XVI e XVII secolo, Johannes Schenck e Johannes Jacob Wepfer, i cui studi sono poco sconosciuti. Johannes Schenck (1530-1598) realizzò una raccolta di osservazioni cliniche dall’Antichità ai suoi contemporanei. Nel primo volume (Observationes medicae de capite humano, 1584) egli discusse l’intera patologia della testa e della faccia. Almeno 16 di queste osservazioni fanno riferimento a pazienti con deficit di linguaggio di tipo afasico. Johannes Jakob Wepfer (1620-1695) scrisse numerosi testi di neuroanatomia, sulla vascolarizzazione del cervello e sull’apoplessia. Raccolse una collezione di casi neurologici (Observationes medico-practicae de affectibus capitis internis & externis) che fu pubblicata postuma. In almeno 15 delle 222 osservazioni è descritta la presenza di deficit afasici. Come atteso, in quasi ogni caso questi sono conseguenti a lesioni nell’emisfero di sinistra. Wepfer non pare tuttavia riconoscere tale asimmetria. Nella seconda parte di questo articolo si riporteranno i dati dello straordinario studio di Jean-Baptiste Bouillaud (1825) che delineò i principi fondamentali della correlazione anatomo-funzionale in neuropsicologia e applicò tali principi allo scopo di confermare empiricamente il ruolo dei lobi frontali nell’ideazione e programmazione del linguaggio orale

Luzzatti, C. (2013). Osservazioni cliniche ed anatomiche nella storia della neuropsicologia del linguaggio: gli studi pre-Broca. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA E PSICOLOGIA, 4(2), 116-133 [10.4453/rifp.2013.0011].

Osservazioni cliniche ed anatomiche nella storia della neuropsicologia del linguaggio: gli studi pre-Broca

LUZZATTI, CLAUDIO GIUSEPPE
2013

Abstract

I manuali di neurologia e neuropsicologia sono soliti datare l’esordio della storia dell'afasia con la comunicazione di Paul Broca sulla sede del linguaggio articolato nei lobi frontali (1861). Di fatto, Benton e Joynt (1960) hanno raccolto numerose osservazioni di pazienti afasici dalla tradizione medica greca, latina, medioevale, rinascimentale e dalla letteratura illuministica del XVIII secolo. In nessuno dei casi riportati, tuttavia, pare siano stati identificati gli elementi cruciali di un deficit di linguaggio di natura afasica, e cioè da un lato la distinzione tra deficit di linguaggio, deficit concettuali e deficit della realizzazione articolatoria, dall'altro, la relazione con una lesione dell’emisfero cerebrale sinistro. Nella prima parte di questo articolo si discutono le opere di due medici del XVI e XVII secolo, Johannes Schenck e Johannes Jacob Wepfer, i cui studi sono poco sconosciuti. Johannes Schenck (1530-1598) realizzò una raccolta di osservazioni cliniche dall’Antichità ai suoi contemporanei. Nel primo volume (Observationes medicae de capite humano, 1584) egli discusse l’intera patologia della testa e della faccia. Almeno 16 di queste osservazioni fanno riferimento a pazienti con deficit di linguaggio di tipo afasico. Johannes Jakob Wepfer (1620-1695) scrisse numerosi testi di neuroanatomia, sulla vascolarizzazione del cervello e sull’apoplessia. Raccolse una collezione di casi neurologici (Observationes medico-practicae de affectibus capitis internis & externis) che fu pubblicata postuma. In almeno 15 delle 222 osservazioni è descritta la presenza di deficit afasici. Come atteso, in quasi ogni caso questi sono conseguenti a lesioni nell’emisfero di sinistra. Wepfer non pare tuttavia riconoscere tale asimmetria. Nella seconda parte di questo articolo si riporteranno i dati dello straordinario studio di Jean-Baptiste Bouillaud (1825) che delineò i principi fondamentali della correlazione anatomo-funzionale in neuropsicologia e applicò tali principi allo scopo di confermare empiricamente il ruolo dei lobi frontali nell’ideazione e programmazione del linguaggio orale
Articolo in rivista - Articolo scientifico
Storia dell’afasiologia; Storia della neuropsicologia; Correlazione anatomo-funzionale; Correlazione mente-cervello; Storia del pensiero scientifico
Italian
2013
4
2
116
133
none
Luzzatti, C. (2013). Osservazioni cliniche ed anatomiche nella storia della neuropsicologia del linguaggio: gli studi pre-Broca. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA E PSICOLOGIA, 4(2), 116-133 [10.4453/rifp.2013.0011].
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