Il saggio esplora i presupposti e le implicazioni, spesso inattesi e problematici, ravvisabili in modelli di protezione ambientale basati sulla cogestione delle risorse naturali, che si propongono cioè un concreta ed attiva partecipazione delle popolazioni locali nella tutela di un’area protetta, come nel caso delle “riserve estrattive” in Brasile, ispirate ai principi del socio-ambientalismo. Il saggio invita a riflette sugli stereotipi che sembrano talvolta guidare le politiche rivolte alle “popolazioni tradizionali”, additate acriticamente come esempio di uso e gestione collettiva delle risorse, trascurando il centrale ruolo sociale che talvolta riveste l’appropriazione e l’uso individuale delle risorse forestali. Attraverso l’analisi etnografica della Reserva Extrativista Quilombo do Frechal, verrà mostrato il sostanziale divario emerso tra le pratiche situate della comunità e il lessico che sostanziava l’operato dell’organo governativo. Sebbene ispirate ai principi di un ambientalismo “sociale”, categorie come “estrattivismo”, “uso comune della terra”, “preservazione dell’ambiente” o il concetto stesso di “gestione delle risorse” si sono configurate, piuttosto, come una nuova ed estranea semantica della natura, carica di implicazioni politiche, attraverso cui una comunità riconosciuta come “tradizionale” è stata chiamata a ridefinire il proprio mondo
Tassan, M. (2012). Le riserve estrattiviste in Brasile. La cogestione delle risorse forestali in una prospettiva socioambientalista. In A. Rossi, L. D'Angelo (a cura di), Antropologia, risorse naturali e conflitti ambientali (pp. 129-154). Mimesis.
Le riserve estrattiviste in Brasile. La cogestione delle risorse forestali in una prospettiva socioambientalista
Tassan, M.
2012
Abstract
Il saggio esplora i presupposti e le implicazioni, spesso inattesi e problematici, ravvisabili in modelli di protezione ambientale basati sulla cogestione delle risorse naturali, che si propongono cioè un concreta ed attiva partecipazione delle popolazioni locali nella tutela di un’area protetta, come nel caso delle “riserve estrattive” in Brasile, ispirate ai principi del socio-ambientalismo. Il saggio invita a riflette sugli stereotipi che sembrano talvolta guidare le politiche rivolte alle “popolazioni tradizionali”, additate acriticamente come esempio di uso e gestione collettiva delle risorse, trascurando il centrale ruolo sociale che talvolta riveste l’appropriazione e l’uso individuale delle risorse forestali. Attraverso l’analisi etnografica della Reserva Extrativista Quilombo do Frechal, verrà mostrato il sostanziale divario emerso tra le pratiche situate della comunità e il lessico che sostanziava l’operato dell’organo governativo. Sebbene ispirate ai principi di un ambientalismo “sociale”, categorie come “estrattivismo”, “uso comune della terra”, “preservazione dell’ambiente” o il concetto stesso di “gestione delle risorse” si sono configurate, piuttosto, come una nuova ed estranea semantica della natura, carica di implicazioni politiche, attraverso cui una comunità riconosciuta come “tradizionale” è stata chiamata a ridefinire il proprio mondoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.