Il contributo propone una riflessione critica sul concetto di disagio educativo (Palmieri, 2012), che verrà approfondito come costrutto sociale, mettendone in discussione il significato di “fatto individuale” e cercando di comprenderlo, invece, come situazione educativa. Inoltre, muovendo dall’ipotesi che l’esperienza del disagio sia intrinseca (Heidegger, 1976) alla stessa condizione umana, ma che al contempo sia storicamente determinata, ci si chiede come, attualmente, essa chiami in causa l’educazione, in particolare in quanto esperienza formalmente predisposta. Ciò porta a interrogarsi sulle forme di disagio che vive il mondo del lavoro educativo attuale (Palmieri, 2018). La consulenza pedagogica (Gambacorti-Passerini, 2020), quale intervento pedagogico di secondo livello rivolto principalmente ai servizi e agli educatori o agli insegnanti, viene proposta come possibile occasione per rispondere a questo interrogativo, richiedendo al/alla consulente il ricorso a un pensiero complesso per ipotizzare una specifica posizione rispetto alla situazione attuale di disagio educativo diffuso. Rispetto alla costruzione di un pensiero complesso, in particolare, verranno presentati alcuni modelli teorico-pratici in grado di intercettare e interpretare la complessità (Fook, 2002) del disagio educativo secondo approcci differenti (Ferrante & Galimberti, 2018) attraverso cui progettare e agire consulenza pedagogica.
Gambacorti Passerini, M. (2022). Agire consulenza pedagogica nel disagio educativo. La necessità di costruire un pensiero complesso. In A. Coppi, B. Gross (a cura di), La riflessione pedagogica tra relazione e fiducia (pp. 123-130). Bergamo : Zeroseiup.
Agire consulenza pedagogica nel disagio educativo. La necessità di costruire un pensiero complesso
Gambacorti Passerini, MB
2022
Abstract
Il contributo propone una riflessione critica sul concetto di disagio educativo (Palmieri, 2012), che verrà approfondito come costrutto sociale, mettendone in discussione il significato di “fatto individuale” e cercando di comprenderlo, invece, come situazione educativa. Inoltre, muovendo dall’ipotesi che l’esperienza del disagio sia intrinseca (Heidegger, 1976) alla stessa condizione umana, ma che al contempo sia storicamente determinata, ci si chiede come, attualmente, essa chiami in causa l’educazione, in particolare in quanto esperienza formalmente predisposta. Ciò porta a interrogarsi sulle forme di disagio che vive il mondo del lavoro educativo attuale (Palmieri, 2018). La consulenza pedagogica (Gambacorti-Passerini, 2020), quale intervento pedagogico di secondo livello rivolto principalmente ai servizi e agli educatori o agli insegnanti, viene proposta come possibile occasione per rispondere a questo interrogativo, richiedendo al/alla consulente il ricorso a un pensiero complesso per ipotizzare una specifica posizione rispetto alla situazione attuale di disagio educativo diffuso. Rispetto alla costruzione di un pensiero complesso, in particolare, verranno presentati alcuni modelli teorico-pratici in grado di intercettare e interpretare la complessità (Fook, 2002) del disagio educativo secondo approcci differenti (Ferrante & Galimberti, 2018) attraverso cui progettare e agire consulenza pedagogica.File | Dimensione | Formato | |
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