Il costrutto del pensiero positivo è costituito dall’autostima, l’ottimismo e la soddisfazione per la vita, tutti aspetti che hanno un effetto protettivo rispetto allo stress e alla depressione sia congiuntamente ch singolarmente; ad es. l’autostima può influenzare la percezione del controllo personale. Tali aspetti sono di particolare rilevanza nell’ambito della gestione dell’infezione da HIV, pertanto in questo lavoro abbiamo testato le relazioni del pensiero positivo con tali costrutti psicologici includendo anche la percezione di intrusività della malattia. Il campione era composto da 90 pazienti HIV-positivi (uomini 75% e donne 25%; età media 38.43 anni DS = 8.14) che hanno compilato dei questionari per la valutazione di: pensiero positivo POT (Caprara et al., 2010), depressione PHQ-9 (Kroenke et al., 2001), stress PSQ (Levenstein et al., 1993) e percezione della malattia IPQ (Broadbent et al., 2006; tradotto da Pain et al., 2006). I risultati (SEM: CFI/TLI .98/.96, RMSEA .05, 2/df = 1.28) hanno evidenziato che vi è una relazione inversa fra pensiero positivo e percezione dello stress (β = -.84, p < .001), depressione (β = -.66, p < .001), percezione di intrusività della malattia sulla propria vita (β = -.49, p < .001) e sulle proprie emozioni (β = -.25, p < .01). Al contrario, il pensiero positivo si associa ad una maggiore percezione di controllo sulla propria condizione (β = .26, p < .01). Pertanto, in ambito clinico il pensiero positivo potrebbe esercitare un effetto protettivo sulla salute mentale e sulla percezione della malattia, riducendone l’impatto negativo sulla vita dei pazienti.
NORCINI PALA, A., Steca, P. (2011). L’effetto protettivo del pensiero positivo sullo stress, la depressione e sulla percezione della malattia, nei pazienti HIV positivi. In Books of abstracts.
L’effetto protettivo del pensiero positivo sullo stress, la depressione e sulla percezione della malattia, nei pazienti HIV positivi
NORCINI PALA, ANDREA;STECA, PATRIZIA
2011
Abstract
Il costrutto del pensiero positivo è costituito dall’autostima, l’ottimismo e la soddisfazione per la vita, tutti aspetti che hanno un effetto protettivo rispetto allo stress e alla depressione sia congiuntamente ch singolarmente; ad es. l’autostima può influenzare la percezione del controllo personale. Tali aspetti sono di particolare rilevanza nell’ambito della gestione dell’infezione da HIV, pertanto in questo lavoro abbiamo testato le relazioni del pensiero positivo con tali costrutti psicologici includendo anche la percezione di intrusività della malattia. Il campione era composto da 90 pazienti HIV-positivi (uomini 75% e donne 25%; età media 38.43 anni DS = 8.14) che hanno compilato dei questionari per la valutazione di: pensiero positivo POT (Caprara et al., 2010), depressione PHQ-9 (Kroenke et al., 2001), stress PSQ (Levenstein et al., 1993) e percezione della malattia IPQ (Broadbent et al., 2006; tradotto da Pain et al., 2006). I risultati (SEM: CFI/TLI .98/.96, RMSEA .05, 2/df = 1.28) hanno evidenziato che vi è una relazione inversa fra pensiero positivo e percezione dello stress (β = -.84, p < .001), depressione (β = -.66, p < .001), percezione di intrusività della malattia sulla propria vita (β = -.49, p < .001) e sulle proprie emozioni (β = -.25, p < .01). Al contrario, il pensiero positivo si associa ad una maggiore percezione di controllo sulla propria condizione (β = .26, p < .01). Pertanto, in ambito clinico il pensiero positivo potrebbe esercitare un effetto protettivo sulla salute mentale e sulla percezione della malattia, riducendone l’impatto negativo sulla vita dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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