Il progetto “Apprendimento dall’esperienza e disagio: Quale processo per rendere le proprie fragilità possibilità di formazione?” mira a comprendere come un’esperienza vissuta di disagio o vulnerabilità possa essere trasformata in apprendimento e resa risorsa formativa, per sé, ma anche per altri. In continuità con l’insegnamento di Mario Lodi, volto alla costruzione di una conoscenza che sia anche il canale per lo sviluppo di una cittadinanza consapevole, lo studio intende coinvolgere le persone che hanno alle spalle un vissuto di disagio (chiamati “esperti per esperienza”) e coloro che si preparano alla professione di educatore socio-pedagogico in un percorso di progettazione di un insegnamento universitario in cui sia valorizzata l’esperienza di ciascuno come occasione di apprendimento. Lo studio si riferisce alla nozione di esperienza educativa facendo particolare riferimento all’opera di John Dewey (2014) ed implica un concetto di disagio come situazione appresa (Ferrante, Gambacorti-Passerini e Palmieri, 2020; Palmieri e Gambacorti-Passerini, 2021). La metodologia adottata per comprendere le questioni esposte ha un carattere qualitativo. Essa ha previsto una fase esplorativa, volta a mappare quali siano i contesti in cui gli esperti per esperienza hanno un ruolo formativo nei confronti dei pari e nei confronti di futuri professionisti. Sono stati inoltre intervistati coloro che, nei servizi e a livello accademico, collaborano con gli esperti per esperienza. Successivamente, si intende proseguire con delle interviste ad esperti per esperienza e con la realizzazione di un workshop rivolto a studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione, in cui sia centrale una riflessione attorno ad un’esperienza condivisa di disagio (l’essere stati studenti universitari durante la pandemia) e le ricadute di essa in termini di apprendimento per sé e per altri. La ricerca intende mettere al centro una modalità di didattica attiva, in cui sia possibile incentivare la partecipazione degli studenti, mettendoli in dialogo con le persone che potrebbero incontrare nei luoghi di lavoro, per rompere lo stigma che colpisce coloro che hanno un vissuto di fragilità e al fine di comprendere il disagio non come questione astratta, ma piuttosto come tema multiforme. Si auspica così che l’apprendimento in ambito accademico si configuri come un’occasione per formare non soli dei professionisti, ma anche dei cittadini riflessivi e consapevoli.
Sottocorno, M. (2023). Formare educatori ed educatrici consapevoli, a partire dall’esperienza. In M. Fiorucci, Loiodice I, M. Ladogana (a cura di), Scuola, democrazia, partecipazione e cittadinanza in occasione dei 100 anni dalla nascita di Mario Lodi (pp. 327-332). Lecce : Pensa Multimedia.
Formare educatori ed educatrici consapevoli, a partire dall’esperienza
Sottocorno, M
2023
Abstract
Il progetto “Apprendimento dall’esperienza e disagio: Quale processo per rendere le proprie fragilità possibilità di formazione?” mira a comprendere come un’esperienza vissuta di disagio o vulnerabilità possa essere trasformata in apprendimento e resa risorsa formativa, per sé, ma anche per altri. In continuità con l’insegnamento di Mario Lodi, volto alla costruzione di una conoscenza che sia anche il canale per lo sviluppo di una cittadinanza consapevole, lo studio intende coinvolgere le persone che hanno alle spalle un vissuto di disagio (chiamati “esperti per esperienza”) e coloro che si preparano alla professione di educatore socio-pedagogico in un percorso di progettazione di un insegnamento universitario in cui sia valorizzata l’esperienza di ciascuno come occasione di apprendimento. Lo studio si riferisce alla nozione di esperienza educativa facendo particolare riferimento all’opera di John Dewey (2014) ed implica un concetto di disagio come situazione appresa (Ferrante, Gambacorti-Passerini e Palmieri, 2020; Palmieri e Gambacorti-Passerini, 2021). La metodologia adottata per comprendere le questioni esposte ha un carattere qualitativo. Essa ha previsto una fase esplorativa, volta a mappare quali siano i contesti in cui gli esperti per esperienza hanno un ruolo formativo nei confronti dei pari e nei confronti di futuri professionisti. Sono stati inoltre intervistati coloro che, nei servizi e a livello accademico, collaborano con gli esperti per esperienza. Successivamente, si intende proseguire con delle interviste ad esperti per esperienza e con la realizzazione di un workshop rivolto a studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione, in cui sia centrale una riflessione attorno ad un’esperienza condivisa di disagio (l’essere stati studenti universitari durante la pandemia) e le ricadute di essa in termini di apprendimento per sé e per altri. La ricerca intende mettere al centro una modalità di didattica attiva, in cui sia possibile incentivare la partecipazione degli studenti, mettendoli in dialogo con le persone che potrebbero incontrare nei luoghi di lavoro, per rompere lo stigma che colpisce coloro che hanno un vissuto di fragilità e al fine di comprendere il disagio non come questione astratta, ma piuttosto come tema multiforme. Si auspica così che l’apprendimento in ambito accademico si configuri come un’occasione per formare non soli dei professionisti, ma anche dei cittadini riflessivi e consapevoli.File | Dimensione | Formato | |
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