L’emergenza come esperienza formativa: materialità, disagio, soggettività

Il contributo propone una riflessione pedagogica sulle situazioni di emergenza volta a concepirle innanzitutto come esperienze di educazione informale contraddistinte da un intenso disagio sociale ed esistenziale che, al di là di ogni intenzione, produce effetti di ordine formativo, incidendo in modo inaspettato, sconvolgente e drammatico, seppur potenzialmente generativo, sui corsi di vita individuali e collettivi. Nel paper si intende inoltre promuovere un’interpretazione del disagio ispirata a una cornice teorica neomaterialista, che attraverso le categorie di tempo, spazio, corpo, affetto, significato possa mostrare le determinazioni sociomateriali che nelle emergenze producono effetti socio-educativi, tenendo in considerazione elementi di analisi che si rivelano utili nella misura in cui permettono di interrogare il rapporto tra soggettività e materialità, al fine di comprendere come aiutare i soggetti a “reggere le svolte senza crollare”.