The right to outdoor education at the beginning of the Twentieth century: reflections and practices from the pages of a Milanese journal (1911-1923).

In the early Twentieth century in Europe there was a very lively debate about the need for an outdoor education for boys and girls, linked to the more general sensitivity to the issue of the protection of children’s rights: many associations, movements, thinkers underlined, in fact, how boys and girls should have enjoyed the right to health, education and dignified growth. Among these, the Società Umanitaria (Humanitarian Society) in Milan stood out: it took an active part in the debate on teacher training and the reform of children’s institutions, playing a fundamental role in the propagation of the Montessori method; this institution also disseminated original reflections on the right to outdoor education and initiated innovative experiences centred on contact with the natural environment, both because this theme was a fundamental part of the Montessori proposal, and because more generally it responded to the ideals based on healthy life, on education in nature, and on the recovery of juvenile discomfort through contact with the natural environment. This contribution, therefore, aims to investigate the role played by the Società Umanitaria in promoting the right to outdoor education, analysing the issues of the magazine “La Coltura Popolare”, with a particular focus on the activities carried out to promote holiday camps and recreational facilities: this is a still unexplored research path, which brings to the attention of scholars a magazine that offered important spaces of exchange for the most innovative pedagogical experiments and the most stimulating reflections of the time.

All’inizio del XX secolo in Europa si verificò un dibattito molto vivace sulla necessità di un’educazione all’aria aperta per ragazzi e ragazze, legata alla sensibilità più generale alla questione della tutela dei diritti dei bambini: molte associazioni, movimenti, pensatori sottolineavano, infatti, come ragazzi e ragazze avrebbero dovuto godere del diritto alla salute, all’istruzione e a una crescita dignitosa. Tra queste associazioni, si distinse la Società Umanitaria di Milano, che partecipò attivamente al dibattito sulla formazione degli insegnanti e sulla riforma delle istituzioni per l’infanzia, svolgendo un ruolo fondamentale nella propagazione del metodo Montessori. La Società contribuì anche alla diffusione di riflessioni originali sul diritto all’educazione all’aria aperta e attuò esperienze innovative incentrate sul contatto con l’ambiente naturale, sia perché questo tema era una parte fondamentale della proposta Montessori, sia perché più in generale essa propugnava ideali basati sulla vita sana, sull’educazione nella natura e sul recupero del disagio giovanile attraverso il contatto con l’ambiente naturale. Il presente contributo mira a indagare il ruolo svolto dalla Società Umanitaria nella promozione del diritto all’educazione all’aria aperta, analizzando i temi della rivista “La Coltura Popolare”, con particolare attenzione alle attività svolte per promuovere i campi di vacanza e le strutture ricreative: si tratta di un percorso di ricerca ancora inesplorato, che porta all’attenzione degli studiosi una rivista che offriva importanti spazi di scambio per le più innovative sperimentazioni pedagogiche e le più stimolanti riflessioni del tempo.