Il Presidente della Repubblica e l’attività normativa del Governo

The Author analyses the relationship between the Italian President of the Republic and the Government, with particular reference to the President's power to authorize bills previous to their introduction before Parliament and to issue legislative decrees and law decrees. More specifically, this analysis is carried on three levels: the President of the Republic as the guardian of the fairness in the performance of constitutional relationships, the President of the Republic as the guardian of the supremacy of the Constitution and, finally, the President of the Republic as the guardian of fundamental rights. The President's role is expressed through a power of control over the acts of the government. The problem is the «intensity» of this power i.e. what defects can be taken into consideration and what remedies can be adopted. The theories that the Author proposes are examined in the light of institutional practice, with particular reference to the recent «Englaro Case».

Il Presidente della Repubblica interagisce con il Governo in sede di attività normativa: egli, infatti, autorizza la presentazione dei disegni di legge in Parlamento ed emana i decreti legislativi, i decreti legge ed i regolamenti. Controverso è il suo ruolo quanto alla capacità di condizionare contenuto ed effetti di tali attività. Il saggio, dunque, si prefigge l’obiettivo di analizzare il complesso dei poteri presidenziali operanti sul versante dell’attività normativa del Governo, procedendo lungo tre distinti livelli di indagine: innanzitutto, il Presidente della Repubblica quale garante dell’ordinato e leale svolgimento dei rapporti costituzionali (la dimensione della funzione); in secondo luogo, il Presidente della Repubblica quale garante della supremazia della Costituzione nel sistema delle fonti (la dimensione dell’atto); infine, il Presidente della Repubblica quale garante dei diritti fondamentali (la dimensione degli effetti). Della funzione presidenziale di controllo sono, così, esaminati tipologia e limiti, con particolare riferimento alla possibilità o meno di svolgere apprezzamenti di “merito costituzionale”. Ne scaturisce una forma peculiare di «garanzia» presidenziale della Costituzione.