La crisi climatica mondiale reclama risposte efficaci sul piano delle politiche, ma anche lo sviluppo di una cultura pedagogica della sostenibilità che informi gli stili di vita e i comportamenti individuali e collettivi. Cruciale in questo senso è educare alla responsabilità e alla cura, all'interno di un progetto più ampio di educazione alla cittadinanza attiva. In questa prospettiva, l’assunzione di responsabilità nei confronti delle molteplici connessioni con il luogo in cui si vive passa attraverso azioni educative volte a promuovere un “senso del luogo”, che diventi senso di appartenenza e, dunque, di cura nei confronti del proprio ambiente di vita. In questo articolo si propone una riflessione teorica su questi temi intrecciata ad alcune indicazioni metodologiche emergenti da un’esperienza di ricerca in un quartiere multiculturale della periferia milanese. In un contesto caratterizzato da gravi fragilità, le cui caratteristiche fisiche e sociali sembrano sfidare le possibilità di sviluppare legami buoni con un ambiente percepito come “transitorio e abbrutito”, i luoghi sono emersi come hub sostenibili per l’incontro interculturale e la partecipazione dei giovani anche durante la pandemia.
Bove, C., Mussi, A. (2022). Responsabilità, cura e attaccamento ai luoghi come premesse per educare alla sostenibilità. Spunti da un progetto nella periferia urbana multiculturale. PEDAGOGIA E VITA, 1/2022, 9-17.
Responsabilità, cura e attaccamento ai luoghi come premesse per educare alla sostenibilità. Spunti da un progetto nella periferia urbana multiculturale
Bove, Chiara
;Mussi, Alessandra
2022
Abstract
La crisi climatica mondiale reclama risposte efficaci sul piano delle politiche, ma anche lo sviluppo di una cultura pedagogica della sostenibilità che informi gli stili di vita e i comportamenti individuali e collettivi. Cruciale in questo senso è educare alla responsabilità e alla cura, all'interno di un progetto più ampio di educazione alla cittadinanza attiva. In questa prospettiva, l’assunzione di responsabilità nei confronti delle molteplici connessioni con il luogo in cui si vive passa attraverso azioni educative volte a promuovere un “senso del luogo”, che diventi senso di appartenenza e, dunque, di cura nei confronti del proprio ambiente di vita. In questo articolo si propone una riflessione teorica su questi temi intrecciata ad alcune indicazioni metodologiche emergenti da un’esperienza di ricerca in un quartiere multiculturale della periferia milanese. In un contesto caratterizzato da gravi fragilità, le cui caratteristiche fisiche e sociali sembrano sfidare le possibilità di sviluppare legami buoni con un ambiente percepito come “transitorio e abbrutito”, i luoghi sono emersi come hub sostenibili per l’incontro interculturale e la partecipazione dei giovani anche durante la pandemia.File | Dimensione | Formato | |
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