Prendendo come spunto una monografia del sociologo ed epistemologo Davide Sparti, dal titolo "Suoni inauditi", l'autrice si interroga sulla possibilità di usare la metafora della musica jazz, e dell'improvvisazione che la caratterizza, per parlare del lavoro autobiografico in educazione. La risposta è positiva, se si intende l'autobiografia come il partecipare a una con-versazione nella quale si com-pone un'identità provvisoria, costruita sul filo del raccontarsi e dell'ascoltarsi/influenzarsi reciproco.
Formenti, L. (2006). La gioia dell'influenzamento: "jam session" come metafora per la formazione autobiografica. In F. Cappa, C. Negro (a cura di), Il senso nell'istante. Improvvisazione e formazione. (pp. 37-47). Milano : Guerini Scientifica.
La gioia dell'influenzamento: "jam session" come metafora per la formazione autobiografica
FORMENTI, LAURA
2006
Abstract
Prendendo come spunto una monografia del sociologo ed epistemologo Davide Sparti, dal titolo "Suoni inauditi", l'autrice si interroga sulla possibilità di usare la metafora della musica jazz, e dell'improvvisazione che la caratterizza, per parlare del lavoro autobiografico in educazione. La risposta è positiva, se si intende l'autobiografia come il partecipare a una con-versazione nella quale si com-pone un'identità provvisoria, costruita sul filo del raccontarsi e dell'ascoltarsi/influenzarsi reciproco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.