L’impatto delle attività antropiche sui cambiamenti climatici ha indotto diversi studiosi ad affermare che ci troviamo in una nuova era geologica, definita sulla scorta del lavoro di Paul J. Crutzen come “Antropocene”. L’ipotesi da cui prende le mosse il paper è che l’odierna crisi ecologica sia anche e allo stesso tempo una crisi culturale. Essa infatti non chiama in causa solamente gli effetti dei comportamenti individuali e collettivi sugli ecosistemi, ma anche le premesse ontologiche, epistemologiche, etiche, politiche che sottostanno a tali comportamenti. Ciò significa che per affrontare la crisi ambientale occorre problematizzare i paradigmi dominanti – improntati prevalentemente a una logica antropocentrica – e assumere nuove prospettive di ricerca, di azione e di pensiero che permettano di sperimentare inedite forme di vita, nonché di imparare come poter abitare il mondo attraverso linguaggi e pratiche ecologicamente sostenibili. Si tratta di inscriversi in quell’asse di trasformazione della realtà contemporanea che Rosi Braidotti ha chiamato “divenire terra”, espressione con cui la filosofa indica il riposizionamento dinamico dell’anthropos nella biosfera. Nel paper si esplorerà dunque l’asse del “divenire terra”, al fine di mostrarne le implicazioni educative e di mettere in luce il contributo della pedagogia al mutamento paradigmatico in atto.
Ferrante, A. (2020). "Divenire terra". Pedagogia e mutamento paradigmatico nell’era dell’Antropocene. In D. Dato, M. Cagol (a cura di), Scuola, ricerca, natura: per un nuovo modo di abitare la Terra (pp. 71-77). Città di Castello (PG) : Zeroseiup.
"Divenire terra". Pedagogia e mutamento paradigmatico nell’era dell’Antropocene
Ferrante, A
2020
Abstract
L’impatto delle attività antropiche sui cambiamenti climatici ha indotto diversi studiosi ad affermare che ci troviamo in una nuova era geologica, definita sulla scorta del lavoro di Paul J. Crutzen come “Antropocene”. L’ipotesi da cui prende le mosse il paper è che l’odierna crisi ecologica sia anche e allo stesso tempo una crisi culturale. Essa infatti non chiama in causa solamente gli effetti dei comportamenti individuali e collettivi sugli ecosistemi, ma anche le premesse ontologiche, epistemologiche, etiche, politiche che sottostanno a tali comportamenti. Ciò significa che per affrontare la crisi ambientale occorre problematizzare i paradigmi dominanti – improntati prevalentemente a una logica antropocentrica – e assumere nuove prospettive di ricerca, di azione e di pensiero che permettano di sperimentare inedite forme di vita, nonché di imparare come poter abitare il mondo attraverso linguaggi e pratiche ecologicamente sostenibili. Si tratta di inscriversi in quell’asse di trasformazione della realtà contemporanea che Rosi Braidotti ha chiamato “divenire terra”, espressione con cui la filosofa indica il riposizionamento dinamico dell’anthropos nella biosfera. Nel paper si esplorerà dunque l’asse del “divenire terra”, al fine di mostrarne le implicazioni educative e di mettere in luce il contributo della pedagogia al mutamento paradigmatico in atto.File | Dimensione | Formato | |
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