Le modalità di scioglimento della Camera dei Comuni sono fortemente condizionate dal ruolo giocato dalle convenzioni costituzionali nella forma di governo britannica. L’articolo propone alcune considerazioni sulla collocazione delle norme convenzionali nel sistema delle fonti del diritto del Regno Unito, sul loro rapporto con le fonti scritte e sulla lettura, spesso controversa, offerta dai maestri della dottrina costituzionalistica britannica nel corso dei secoli, con una particolare attenzione al pensiero di Dicey. Proprio attraverso la sintesi e la critica delle opinioni del grande autore, viene messo in evidenza come ciò costituisca una peculiarità del sistema britannico rispetto a tutte le altre esperienze costituzionali. L’articolo tenta poi una ricostruzione del contesto storico-politico che ha portato, nel corso di un arco di tempo non breve, ad attribuire al potere di scioglimento quei caratteri e quelle funzioni che lo rendono così rilevante nell’economia del “modello Westminster”. La chiave di lettura che fa da sfondo a queste considerazioni è che la fondamentale importanza assunta da queste convenzioni costituzionali nelle dinamiche della forma di governo rende difficilmente praticabile qualsiasi modifica di norme scritte che rischi di metterne in discussione la stabilità, a cominciare da quelle riguardanti il sistema elettorale.
Martinelli, C. (2009). Le constitutional conventions per la dissolution della House of Commons nell’evoluzione della forma di governo britannica. GIORNALE DI STORIA COSTITUZIONALE(18), 255-291.
Le constitutional conventions per la dissolution della House of Commons nell’evoluzione della forma di governo britannica
MARTINELLI, CLAUDIO
2009
Abstract
Le modalità di scioglimento della Camera dei Comuni sono fortemente condizionate dal ruolo giocato dalle convenzioni costituzionali nella forma di governo britannica. L’articolo propone alcune considerazioni sulla collocazione delle norme convenzionali nel sistema delle fonti del diritto del Regno Unito, sul loro rapporto con le fonti scritte e sulla lettura, spesso controversa, offerta dai maestri della dottrina costituzionalistica britannica nel corso dei secoli, con una particolare attenzione al pensiero di Dicey. Proprio attraverso la sintesi e la critica delle opinioni del grande autore, viene messo in evidenza come ciò costituisca una peculiarità del sistema britannico rispetto a tutte le altre esperienze costituzionali. L’articolo tenta poi una ricostruzione del contesto storico-politico che ha portato, nel corso di un arco di tempo non breve, ad attribuire al potere di scioglimento quei caratteri e quelle funzioni che lo rendono così rilevante nell’economia del “modello Westminster”. La chiave di lettura che fa da sfondo a queste considerazioni è che la fondamentale importanza assunta da queste convenzioni costituzionali nelle dinamiche della forma di governo rende difficilmente praticabile qualsiasi modifica di norme scritte che rischi di metterne in discussione la stabilità, a cominciare da quelle riguardanti il sistema elettorale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.