In linea con la riflessione pedagogica di tipo fenomenologico intorno all’Eros pedagogico e con quella strutturalista sul tema della seduzione in educazione, il testo intende mettere a confronto l’antico istituto pedagogico della pederastia con la drammatica e urgente esigenza di una riflessione pedagogica rispetto al fenomeno dilagante della pedofilia. L’intento è quello di profilare un’etica per l’educazione che non si basi sulla retorica dell’oblatività, troppo spesso abusa e calpestata. Si tratta invece - sulla base delle congetture di Michel Foucault intorno all’uso dei piaceri e di quelle di Jacques Lacan intorno alla posizione dell’analista - di entrare un’altra logica: legittimare l’esercizio dell’amore per l’educando, in un primo tempo d’avvio del processo educativo, e giustificarne, poi, il silenzio. La realizzazione del cambiamento di posizione dell’educando, da oggetto a soggetto di desiderio, e il rifiuto dell’educatore di diventare a sua volta oggetto, restando così fedele al suo desiderio di formatore, determinano il compimento di relazione educativa e il necessario congedo.

Orsenigo, J. (2010). Tra pederastia e pedofilia: il posto vuoto della passione educativa. In J. Orsenigo (a cura di), Lavorare di cuore. Il desiderio nelle professioni educative (pp. 82-102). milano : Franco Angeli.

Tra pederastia e pedofilia: il posto vuoto della passione educativa

ORSENIGO, JOLE
2010

Abstract

In linea con la riflessione pedagogica di tipo fenomenologico intorno all’Eros pedagogico e con quella strutturalista sul tema della seduzione in educazione, il testo intende mettere a confronto l’antico istituto pedagogico della pederastia con la drammatica e urgente esigenza di una riflessione pedagogica rispetto al fenomeno dilagante della pedofilia. L’intento è quello di profilare un’etica per l’educazione che non si basi sulla retorica dell’oblatività, troppo spesso abusa e calpestata. Si tratta invece - sulla base delle congetture di Michel Foucault intorno all’uso dei piaceri e di quelle di Jacques Lacan intorno alla posizione dell’analista - di entrare un’altra logica: legittimare l’esercizio dell’amore per l’educando, in un primo tempo d’avvio del processo educativo, e giustificarne, poi, il silenzio. La realizzazione del cambiamento di posizione dell’educando, da oggetto a soggetto di desiderio, e il rifiuto dell’educatore di diventare a sua volta oggetto, restando così fedele al suo desiderio di formatore, determinano il compimento di relazione educativa e il necessario congedo.
Campo DC Valore Lingua
dc.authority.academicField2024 Settore PAED-01/A - Pedagogia generale e sociale *
dc.authority.anceserie Clinica della formazione -
dc.authority.people ORSENIGO, JOLE it
dc.collection.id.s e39773c1-7ce4-35a3-e053-3a05fe0aac26 *
dc.collection.name 03 - Contributo in libro *
dc.contributor.appartenenza DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE PER LA FORMAZIONE "RICCARDO MASSA" *
dc.contributor.appartenenza.mi 4412 *
dc.contributor.area AREA MIN. 11 - SCIENZE STORICHE, FILOSOFICHE, PEDAGOGICHE, PSICOLOGICHE *
dc.date.accessioned 2011/05/06 11:58:47 -
dc.date.available 2011/05/06 11:58:47 -
dc.date.issued 2010 -
dc.description.abstract In linea con la riflessione pedagogica di tipo fenomenologico intorno all’Eros pedagogico e con quella strutturalista sul tema della seduzione in educazione, il testo intende mettere a confronto l’antico istituto pedagogico della pederastia con la drammatica e urgente esigenza di una riflessione pedagogica rispetto al fenomeno dilagante della pedofilia. L’intento è quello di profilare un’etica per l’educazione che non si basi sulla retorica dell’oblatività, troppo spesso abusa e calpestata. Si tratta invece - sulla base delle congetture di Michel Foucault intorno all’uso dei piaceri e di quelle di Jacques Lacan intorno alla posizione dell’analista - di entrare un’altra logica: legittimare l’esercizio dell’amore per l’educando, in un primo tempo d’avvio del processo educativo, e giustificarne, poi, il silenzio. La realizzazione del cambiamento di posizione dell’educando, da oggetto a soggetto di desiderio, e il rifiuto dell’educatore di diventare a sua volta oggetto, restando così fedele al suo desiderio di formatore, determinano il compimento di relazione educativa e il necessario congedo. it
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dc.identifier.citation Orsenigo, J. (2010). Tra pederastia e pedofilia: il posto vuoto della passione educativa. In J. Orsenigo (a cura di), Lavorare di cuore. Il desiderio nelle professioni educative (pp. 82-102). milano : Franco Angeli. it
dc.identifier.isbn 978-88-568-3038-5 it
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10281/20943 -
dc.language.iso ita it
dc.publisher.country IT it
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dc.relation.ispartofbook Lavorare di cuore. Il desiderio nelle professioni educative it
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dc.title Tra pederastia e pedofilia: il posto vuoto della passione educativa it
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dc.type.circulation Rilevanza nazionale it
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