In molte ricerche sulla comunicazione visiva (e.g., Belicove, 2011; Cloud, 2008; Edwards & Winkler, 2008; Goldstein, 2009; Jowett & O'Donnell, 2015; Rose, 2012) è emerso come le immagini siano più efficaci delle parole nel catturare l'attenzione e nel consolidare i sentimenti. Alcuni studi (e.g., Peng, 2004; Volpato, Durante, Gabbiadini, Andrighetto, & Mari, 2010) hanno, inoltre, mostrato che le immagini e i mass media rivestono un ruolo fondamentale nella diffusione di pregiudizi, stereotipi e rappresentazioni sociali negative. Per tali ragioni, nel corso degli anni, questa forma di comunicazione è diventata uno dei principali strumenti politici utilizzati a fini propagandistici e persuasivi (e.g., Davis, 2005; Erickson, 2008; Hariman & Lucaites, 2008; James, 2006). La presente ricerca vuole indagare come, attraverso le immagini, la propaganda italiana di estrema destra diffonda la convinzione che alcuni gruppi sociali meritino di essere emarginati ed esclusi. Adottando la teoria della delegittimazione (Bar-Tal, 1989) come quadro teorico di riferimento, 115 manifesti politici utilizzati dal partito nazionalista Forza Nuova nel periodo dal 2009 al 2017 sono stati analizzati. I risultati hanno mostrato che sette delle otto strategie di delegittimazione sono state impiegate nella raffigurazione di differenti gruppi sociali. Attraverso un'analisi delle corrispondenze è, inoltre, emerso come ogni tecnica di delegittimazione sia stata strategicamente applicata a ciascun target delegittimato. Implicazioni teoriche e pratiche sono discusse anche attraverso il confronto dei presenti risultati con quelli di lavori analoghi condotti in passato (e.g., Volpato et al., 2010).
Valtorta, R., Volpato, C. (2018). Le immagini come armi di propaganda: la delegittimazione nei manifesti di Forza Nuova. In Congresso dell’Associazione Italiana di Psicologia. Book of Abstracts (pp.29-29).
Le immagini come armi di propaganda: la delegittimazione nei manifesti di Forza Nuova
Valtorta, RR
;Volpato, C
2018
Abstract
In molte ricerche sulla comunicazione visiva (e.g., Belicove, 2011; Cloud, 2008; Edwards & Winkler, 2008; Goldstein, 2009; Jowett & O'Donnell, 2015; Rose, 2012) è emerso come le immagini siano più efficaci delle parole nel catturare l'attenzione e nel consolidare i sentimenti. Alcuni studi (e.g., Peng, 2004; Volpato, Durante, Gabbiadini, Andrighetto, & Mari, 2010) hanno, inoltre, mostrato che le immagini e i mass media rivestono un ruolo fondamentale nella diffusione di pregiudizi, stereotipi e rappresentazioni sociali negative. Per tali ragioni, nel corso degli anni, questa forma di comunicazione è diventata uno dei principali strumenti politici utilizzati a fini propagandistici e persuasivi (e.g., Davis, 2005; Erickson, 2008; Hariman & Lucaites, 2008; James, 2006). La presente ricerca vuole indagare come, attraverso le immagini, la propaganda italiana di estrema destra diffonda la convinzione che alcuni gruppi sociali meritino di essere emarginati ed esclusi. Adottando la teoria della delegittimazione (Bar-Tal, 1989) come quadro teorico di riferimento, 115 manifesti politici utilizzati dal partito nazionalista Forza Nuova nel periodo dal 2009 al 2017 sono stati analizzati. I risultati hanno mostrato che sette delle otto strategie di delegittimazione sono state impiegate nella raffigurazione di differenti gruppi sociali. Attraverso un'analisi delle corrispondenze è, inoltre, emerso come ogni tecnica di delegittimazione sia stata strategicamente applicata a ciascun target delegittimato. Implicazioni teoriche e pratiche sono discusse anche attraverso il confronto dei presenti risultati con quelli di lavori analoghi condotti in passato (e.g., Volpato et al., 2010).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.