Le particelle ultrafini (UFP) derivate dalla combustione di diesel e biomassa contribuiscono in maniera significativa all’inquinamento atmosferico ed inducono gravi malattie polmonari e cardiovascolari [1]. Tuttavia i meccanismi alla base delle risposte biologiche derivate dall’esposizione a queste particelle sono ancora poco conosciuti. Scopo di questo lavoro è quello di comparare le risposte cellulari indotte da UFP aventi diverse sorgenti di emissione. Le particelle di diesel (DEP) derivano da un materiale di riferimento standard (SRM 2975) e dal campionamento tramite motore diesel EuroIV con ciclo di guida urbano, mentre particelle derivate da biomassa sono state campionate tramite l’utilizzo di una stufa alimentata a pellet certificato. Sui sistemi cellulari utilizzati di cellule polmonari umane in monocoltura e co-coltura (3D) sono stati valutati citotossicità, stress ossidativo, risposta infiammatoria, potenziale genotossico e modulazione di diversi pathways molecolari. I dati ottenuti mostrano che l’azione citotossica maggiore è data dall’esposizione a DEP EuroIV, il quale attiva stress ossidativo, danno al DNA, rilascio di citochine infiammatorie e modulazione genica. Modelli di co-coltura di cellule polmonari ed endoteliali mostrano inoltre che l’esposizione di cellule epiteliali alveolari a DEP induce attivazione endoteliale. I risultati ottenuti mostrano che UFP provenienti da diverse sorgenti di emissione possono determinare risposte biologiche diverse, attivando soprattutto pathways legati allo stress ossidativo e all’infiammazione. Queste evidenze sottolineano l’importanza di sviluppare nuove tecnologie atte a diminuire l’emissione di particelle in ambiente e conseguentemente a ridurre il rischio per la salute umana associato all’esposizione a UFP derivate dall’emissione di veicoli diesel e da sistemi alimentati con biomassa. [1] Miller et al., (2012). Future Cardiology, 8(4), 577-602
Bengalli, R., Marchetti, S., Longhin, E., Zerboni, A., Casadei, S., Gualtieri, M., et al. (2018). Effetti biologici di particelle ultrafini derivate da diverse sorgenti. In VIII Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico - PM2018. Libro degli Abstracts (pp.80-80).
Effetti biologici di particelle ultrafini derivate da diverse sorgenti
Bengalli, R
Primo
;Marchetti, S;Longhin, E;Zerboni, A;Gualtieri, M;Camatini, M;Mantecca, PUltimo
2018
Abstract
Le particelle ultrafini (UFP) derivate dalla combustione di diesel e biomassa contribuiscono in maniera significativa all’inquinamento atmosferico ed inducono gravi malattie polmonari e cardiovascolari [1]. Tuttavia i meccanismi alla base delle risposte biologiche derivate dall’esposizione a queste particelle sono ancora poco conosciuti. Scopo di questo lavoro è quello di comparare le risposte cellulari indotte da UFP aventi diverse sorgenti di emissione. Le particelle di diesel (DEP) derivano da un materiale di riferimento standard (SRM 2975) e dal campionamento tramite motore diesel EuroIV con ciclo di guida urbano, mentre particelle derivate da biomassa sono state campionate tramite l’utilizzo di una stufa alimentata a pellet certificato. Sui sistemi cellulari utilizzati di cellule polmonari umane in monocoltura e co-coltura (3D) sono stati valutati citotossicità, stress ossidativo, risposta infiammatoria, potenziale genotossico e modulazione di diversi pathways molecolari. I dati ottenuti mostrano che l’azione citotossica maggiore è data dall’esposizione a DEP EuroIV, il quale attiva stress ossidativo, danno al DNA, rilascio di citochine infiammatorie e modulazione genica. Modelli di co-coltura di cellule polmonari ed endoteliali mostrano inoltre che l’esposizione di cellule epiteliali alveolari a DEP induce attivazione endoteliale. I risultati ottenuti mostrano che UFP provenienti da diverse sorgenti di emissione possono determinare risposte biologiche diverse, attivando soprattutto pathways legati allo stress ossidativo e all’infiammazione. Queste evidenze sottolineano l’importanza di sviluppare nuove tecnologie atte a diminuire l’emissione di particelle in ambiente e conseguentemente a ridurre il rischio per la salute umana associato all’esposizione a UFP derivate dall’emissione di veicoli diesel e da sistemi alimentati con biomassa. [1] Miller et al., (2012). Future Cardiology, 8(4), 577-602I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.