La testimonianza dell’imputato assolto fra verità processuale e autodifesa dell’onore

La sent. cost. n. 21 del 2017 rappresenta il completamento ideale e necessario del ragionamento svolto dalla Corte costituzionale nella precedente pronuncia n. 381 del 2006. Impiegando il metro di giudizio dei diversi stati di relazione intercorrenti fra il dichiarante e i fatti oggetto del procedimento, il Giudice ribadisce la completa estraneità all’imputazione dell’accusato assolto in via definitiva. In realtà, dietro a un dispositivo, come detto, annunciato dalla precedente declaratoria d’illegittimità si nasconde una decisione che non tiene conto delle critiche espresse in occasione dell’omologa pronuncia del 2006. Ciò che continua a non convincere è, in primo luogo, la scelta di garantire la piena compatibilità costituzionale del labirintico sistema della “testimonianza dell’imputato” introdotto dalla l. n. 63 del 2001.