Gioia e paura, la geografia emozionale dell’alto mare attraverso il racconto dei naviganti contemporanei

L’atteggiamento degli esseri umani nei confronti dei luoghi deriva da una somma di fattori. Alle considerazioni razionali si sommano le influenze culturali personali e sociali, le capacità percettive, le sensibilità dei singoli individui e le emozioni che i luoghi suscitano e che sui luoghi sono proiettate. La letteratura è uno strumento di espressione delle emozioni e di connotazione emotiva degli spazi. Così il nostro sentire nei confronti dei luoghi può essere il frutto di un moto affettivo, ma a cui si può sommare l’esperienza mediata dalla letteratura, o, addirittura, può semplicemente conformarsi ad un sentire comune di derivazione letteraria. Il presente contributo analizza le emozioni suscitate dal confronto con l’alto mare espresse da navigatori e navigatrici contemporanee in alcune opere autobiografiche che descrivono le loro imprese sportive contribuendo in questo modo a connotare gli spazi marini