Nell’ordinamento italiano è sancito all’articolo 32 della Costituzione il fondamentale diritto alla salute, che spetta ad ogni individuo; la salute è altresì qualificata come interesse della collettività, per la tutela della quale lo Stato garantisce cure gratuite agli indigenti. Per capirne la forte portata prescrittiva e lo stretto collegamento con l’accesso alle cure, durante la lezione si porterà attenzione alle peculiarità del diritto alla salute, e, nello specifico, se ne sonderà la portata di diritto di libertà e di diritto sociale. Fin da queste prime battute, emerge la densità del concetto, tanto che, soprattutto in riferimento al termine “salute”, si parla di nozione che rinvia a posizioni giuridiche articolate, o, meglio ancora, si precisa che dovrebbe essere considerata una “nozione di sintesi”. Daremo conto, in proposito, delle ragioni che consentono di dire che il fondamentale diritto alla salute deve essere inteso come diritto di libertà, come diritto sociale e come diritto a prestazioni. Non va infatti dimenticato che il diritto alla salute è stato considerato, soprattutto negli ultimi anni, sia come diritto di “libertà di” (o libertà positiva), sia come diritto di “libertà da”, (ovvero libertà negativa). Nel primo senso, specie a seguito di importanti pronunce delle Corti, il significato di “salute” come “diritto di libertà di” è stato declinato in molti modi, che spaziano dalla necessità di improntare una corretta relazione medico – paziente all’interno della pratica clinica, al diritto ad essere informati sulla propria condizione; dal diritto a ricevere soli e tutti i trattamenti a cui si è acconsentito e che siano comprovati dalla comunità scientifica al diritto di rifiutare tutti i trattamenti, anche salvavita. Nel secondo senso, invece, si mette in evidenza l’aspetto della salute come “diritto di libertà da”, che deve essere inteso come diritto a non subire lesioni nella propria condizione di salute, né a subire pressioni o condizionamenti indebiti quando un soggetto, adulto e capace, prende una decisione sul proprio corpo. La densità dei significati sottesi a “salute”; tuttavia, non si esaurisce con questi profili. Si deve fare riferimento, infatti, alla “salute” anche come diritto sociale e come diritto a prestazioni. Portare attenzione a tali aspetti significa evidenziare il carattere prescrittivo del dettato costituzionale, volto a porre precisi obblighi di fare in capo alle istituzioni pubbliche. Lo Stato, in breve, deve fornire assistenza, servizi, cure; si deve attivare per la realizzazione e il miglioramento di una rete di tutele e di attività per dare concretezza al diritto alla salute inteso come diritto a ricevere prestazioni. Il diritto alla salute inteso come “diritto a prestazioni” è un diritto sociale nella misura in cui si considera prevalente la sua funzione di universalizzazione (dare prestazioni sanitarie a tutti). A muovere da questi elementi, si comprende come mai, strettamente connesso al tema del diritto alla salute via sia l’argomento dell’assistenza sanitaria e dell’accesso ai trattamenti. In proposito, si cercherà di comprendere in quali termini si possa parlare di un diritto alle cure e all’assistenza, per comprendere verso quali prospettive ci si può orientare. Il rilievo non è di secondaria importanza, se consideriamo la questione dell’accesso alle cure intesa quale contenuto specifico del diritto alla salute. Va infatti preliminarmente ricordato che, intorno a questo aspetto, si sono da tempo evidenziati argomenti contrapposti. La complessità del tema sarà messa in evidenza, considerando le diversificate posizioni espresse e presenti nei dibattiti attuali. L’obiettivo generale che si vuole perseguire consisterà, pertanto, nel fornire elementi utili, specie a chi svolge un ruolo educativo, al fine di contribuire, insieme, alla formazione di individui, cittadine e cittadini, informati, consapevoli e autonomi di fronte a scelte sulla salute e sulle cure, per l’oggi e per situazioni future.

Forni, L. (2017). Diritto alla salute ed accesso alle cure: il dettato costituzionale. Intervento presentato a: Diritto alla salute e ad un'alimentazione sana e consapevole, Milano.

Diritto alla salute ed accesso alle cure: il dettato costituzionale

FORNI, LORENA
2017

Abstract

Nell’ordinamento italiano è sancito all’articolo 32 della Costituzione il fondamentale diritto alla salute, che spetta ad ogni individuo; la salute è altresì qualificata come interesse della collettività, per la tutela della quale lo Stato garantisce cure gratuite agli indigenti. Per capirne la forte portata prescrittiva e lo stretto collegamento con l’accesso alle cure, durante la lezione si porterà attenzione alle peculiarità del diritto alla salute, e, nello specifico, se ne sonderà la portata di diritto di libertà e di diritto sociale. Fin da queste prime battute, emerge la densità del concetto, tanto che, soprattutto in riferimento al termine “salute”, si parla di nozione che rinvia a posizioni giuridiche articolate, o, meglio ancora, si precisa che dovrebbe essere considerata una “nozione di sintesi”. Daremo conto, in proposito, delle ragioni che consentono di dire che il fondamentale diritto alla salute deve essere inteso come diritto di libertà, come diritto sociale e come diritto a prestazioni. Non va infatti dimenticato che il diritto alla salute è stato considerato, soprattutto negli ultimi anni, sia come diritto di “libertà di” (o libertà positiva), sia come diritto di “libertà da”, (ovvero libertà negativa). Nel primo senso, specie a seguito di importanti pronunce delle Corti, il significato di “salute” come “diritto di libertà di” è stato declinato in molti modi, che spaziano dalla necessità di improntare una corretta relazione medico – paziente all’interno della pratica clinica, al diritto ad essere informati sulla propria condizione; dal diritto a ricevere soli e tutti i trattamenti a cui si è acconsentito e che siano comprovati dalla comunità scientifica al diritto di rifiutare tutti i trattamenti, anche salvavita. Nel secondo senso, invece, si mette in evidenza l’aspetto della salute come “diritto di libertà da”, che deve essere inteso come diritto a non subire lesioni nella propria condizione di salute, né a subire pressioni o condizionamenti indebiti quando un soggetto, adulto e capace, prende una decisione sul proprio corpo. La densità dei significati sottesi a “salute”; tuttavia, non si esaurisce con questi profili. Si deve fare riferimento, infatti, alla “salute” anche come diritto sociale e come diritto a prestazioni. Portare attenzione a tali aspetti significa evidenziare il carattere prescrittivo del dettato costituzionale, volto a porre precisi obblighi di fare in capo alle istituzioni pubbliche. Lo Stato, in breve, deve fornire assistenza, servizi, cure; si deve attivare per la realizzazione e il miglioramento di una rete di tutele e di attività per dare concretezza al diritto alla salute inteso come diritto a ricevere prestazioni. Il diritto alla salute inteso come “diritto a prestazioni” è un diritto sociale nella misura in cui si considera prevalente la sua funzione di universalizzazione (dare prestazioni sanitarie a tutti). A muovere da questi elementi, si comprende come mai, strettamente connesso al tema del diritto alla salute via sia l’argomento dell’assistenza sanitaria e dell’accesso ai trattamenti. In proposito, si cercherà di comprendere in quali termini si possa parlare di un diritto alle cure e all’assistenza, per comprendere verso quali prospettive ci si può orientare. Il rilievo non è di secondaria importanza, se consideriamo la questione dell’accesso alle cure intesa quale contenuto specifico del diritto alla salute. Va infatti preliminarmente ricordato che, intorno a questo aspetto, si sono da tempo evidenziati argomenti contrapposti. La complessità del tema sarà messa in evidenza, considerando le diversificate posizioni espresse e presenti nei dibattiti attuali. L’obiettivo generale che si vuole perseguire consisterà, pertanto, nel fornire elementi utili, specie a chi svolge un ruolo educativo, al fine di contribuire, insieme, alla formazione di individui, cittadine e cittadini, informati, consapevoli e autonomi di fronte a scelte sulla salute e sulle cure, per l’oggi e per situazioni future.
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salute, diritto, diritti, cure, costituzione
Italian
Diritto alla salute e ad un'alimentazione sana e consapevole
2017
2017
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Forni, L. (2017). Diritto alla salute ed accesso alle cure: il dettato costituzionale. Intervento presentato a: Diritto alla salute e ad un'alimentazione sana e consapevole, Milano.
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