David Foster Wallace rivendicava le proprie radici americane nel Midwest e aborriva il turismo. La sua biografia elenca solo tre brevi viaggi all'estero, uno dei quali, della durata di pochi giorni, in Francia nella primavera del 2001. Tuttavia, sin dai tempi dell’università, mostra interesse per la cultura e la letteratura francese, scegliendo anche di studiarne la lingua, e si appassiona per i filosofi francesi negli anni '80. Altri riferimenti abbondano, sia nel campo del cinema (Bresson, Bazin, Desplechin) sia in quello letterario (Perec, Camus, che diceva di leggere con ammirazione, poco prima della morte, in una lettera a Tom Bissell, nel febbraio 2008). Una disamina della sua biblioteca, ora conservata ad Austin, in Texas, presso lo Harry Ransom Center, rivela la presenza di titoli francesi in traduzione e in lingua originale. D'altra parte, come non meravigliarsi del suo uso della lingua francese in Infinite Jest? Nonostante tale uso sia spesso erroneo, e ciò gli sia stato segnalato, Wallace, peraltro un sostenitore della linguistica prescrittiva in inglese, non ha fatto alcuna correzione quando il romanzo è stato ripubblicato in formato tascabile. Fondato sulla rassegna delle citazioni, allusioni e riferimenti alla cultura francese, questo articolo avanza ipotesi sulla strategia letteraria (poetica, satirica, di mescidanza) connessa alla lingua francese in Infinite Jest, e, per estensione, sullo status dell'errore nella sua opera.
Kreyder, L. (2017). French Usage In David Foster Wallace's Infinite Jest. In B. Pire, P. Patoine (a cura di), David Foster Wallace. Presences of the Other (pp. 114-127). Sussex Academic Press.
French Usage In David Foster Wallace's Infinite Jest
KREYDER, LAURAPrimo
2017
Abstract
David Foster Wallace rivendicava le proprie radici americane nel Midwest e aborriva il turismo. La sua biografia elenca solo tre brevi viaggi all'estero, uno dei quali, della durata di pochi giorni, in Francia nella primavera del 2001. Tuttavia, sin dai tempi dell’università, mostra interesse per la cultura e la letteratura francese, scegliendo anche di studiarne la lingua, e si appassiona per i filosofi francesi negli anni '80. Altri riferimenti abbondano, sia nel campo del cinema (Bresson, Bazin, Desplechin) sia in quello letterario (Perec, Camus, che diceva di leggere con ammirazione, poco prima della morte, in una lettera a Tom Bissell, nel febbraio 2008). Una disamina della sua biblioteca, ora conservata ad Austin, in Texas, presso lo Harry Ransom Center, rivela la presenza di titoli francesi in traduzione e in lingua originale. D'altra parte, come non meravigliarsi del suo uso della lingua francese in Infinite Jest? Nonostante tale uso sia spesso erroneo, e ciò gli sia stato segnalato, Wallace, peraltro un sostenitore della linguistica prescrittiva in inglese, non ha fatto alcuna correzione quando il romanzo è stato ripubblicato in formato tascabile. Fondato sulla rassegna delle citazioni, allusioni e riferimenti alla cultura francese, questo articolo avanza ipotesi sulla strategia letteraria (poetica, satirica, di mescidanza) connessa alla lingua francese in Infinite Jest, e, per estensione, sullo status dell'errore nella sua opera.File | Dimensione | Formato | |
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