Negli ultimi anni numerose pubblicazioni hanno descritto un aumento nella frequenza delle malformazioni ed un declino nelle popolazioni di anfibi. Tra le possibili cause, viene riportata l’esposizione a prodotti fitosanitari usati in agricoltura. E’ noto infatti che gli organofosfati, tra cui chlorpyrifos (CPF), provochino effetti tossici negli organismi non bersaglio come per esempio l’inibizione dell’attività enzimatica dell’acetilcolinesterasi (AChE) che causa una continua stimolazione dei recettori colinergici con conseguente alterazione della contrazione muscolare. La valutazione del bioaccumulo e della capacità detossificante, in termini di clearance, negli stadi larvali di Xenopus laevis esposti a CPF, è uno degli scopi del progetto di ricerca attualmente in corso. I risultati ottenuti dai saggi ecotossicologici effettuati hanno permesso di evidenziare tre fasi distinte nella cinetica di uptake e clearance, ciascuna delle quali caratterizzata da una peculiare cinetica di reazione. Queste risultano essere tutte correlate alle proprietà chimico-fisiche della molecola in studio e alle proprietà biologiche dell’organismo saggiato. Le differenze delle reazioni individuate nei vari stadi di sviluppo hanno una grande rilevanza ecologica nell’ambito di una stima del rischio ecotossicologico per anfibi in seguito ad esposizione a xenobiotici
Castelli, M., Villa, S., Bonfanti, P., Colombo, A., Orsi, F., Vighi, M. (2004). Analisi della cinetica di accumulo e di eliminazione di chlorpyrifos in Xenopus laevis. In XIV congresso della Società italiana di Ecologia.
Analisi della cinetica di accumulo e di eliminazione di chlorpyrifos in Xenopus laevis
VILLA, SARA;BONFANTI, PATRIZIA;COLOMBO, ANITA EMILIA;VIGHI, MARCO
2004
Abstract
Negli ultimi anni numerose pubblicazioni hanno descritto un aumento nella frequenza delle malformazioni ed un declino nelle popolazioni di anfibi. Tra le possibili cause, viene riportata l’esposizione a prodotti fitosanitari usati in agricoltura. E’ noto infatti che gli organofosfati, tra cui chlorpyrifos (CPF), provochino effetti tossici negli organismi non bersaglio come per esempio l’inibizione dell’attività enzimatica dell’acetilcolinesterasi (AChE) che causa una continua stimolazione dei recettori colinergici con conseguente alterazione della contrazione muscolare. La valutazione del bioaccumulo e della capacità detossificante, in termini di clearance, negli stadi larvali di Xenopus laevis esposti a CPF, è uno degli scopi del progetto di ricerca attualmente in corso. I risultati ottenuti dai saggi ecotossicologici effettuati hanno permesso di evidenziare tre fasi distinte nella cinetica di uptake e clearance, ciascuna delle quali caratterizzata da una peculiare cinetica di reazione. Queste risultano essere tutte correlate alle proprietà chimico-fisiche della molecola in studio e alle proprietà biologiche dell’organismo saggiato. Le differenze delle reazioni individuate nei vari stadi di sviluppo hanno una grande rilevanza ecologica nell’ambito di una stima del rischio ecotossicologico per anfibi in seguito ad esposizione a xenobioticiFile | Dimensione | Formato | |
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