I deficit centrali del campo visivo (DCCV) sono alterazioni della visione imputabili a patologie e danni del sistema visivo dal chiasma ottico alla corteccia visiva primaria. I DCCV comportano una compromissione funzionale nelle attività della vita quotidiana come ad esempio leggere, muoversi e spostarsi autonomamente. Nel tempo sono state proposte diverse tecniche riabilitative e diversi ausili ottici allo scopo di migliorare la condizione visiva di questi pazienti. In generale, gli approcci riabilitativi sono di tipo restitutivo oppure compensativo. L’approccio restitutivo si pone l’obiettivo di recuperare la funzione persa attraverso massicce stimolazioni sia nella zona di transizione tra campo cieco e intatto che nel campo anoptico. L’approccio compensativo prevede l’utilizzo di strategie interne, di stimolazioni sensoriali o di ausili esterni. Le prime due, di natura più neuropsicologica, mirano a compensare un DCCV tramite il miglioramento dei movimenti oculari tramite, in un caso una più accentuata esplorazione visiva (tecniche top-down), nell’altro la stimolazione optocinetica o la stimolazione cross-modale (tecniche bottom-up). Gli ausili ottici, hanno l’obiettivo di riallocare o espandere il campo visivo tramite specifici e particolari sistemi prismatici. Alcuni di questi approcci sono stati sottoposti a trial clinici per la valutazione di efficacia, mentre altri approcci non sono raccomandati poiché mancanti sia di trial clinici sia di meccanismi validi che ne spiegano il funzionamento. La riabilitazione dei DCCV coinvolge quindi un insieme di diversi professionisti, ognuno con le proprie competenze specifiche e professionalità, al fine di migliorare la condizione visiva dei pazienti con DCCV.

Facchin, A., Daini, R. (2016). La riabilitazione dei deficit centrali di campo visivo. PLATFORM OPTIC, 2016(1), 60-68.

La riabilitazione dei deficit centrali di campo visivo

FACCHIN, ALESSIO PIETRO
Primo
;
DAINI, ROBERTA
2016

Abstract

I deficit centrali del campo visivo (DCCV) sono alterazioni della visione imputabili a patologie e danni del sistema visivo dal chiasma ottico alla corteccia visiva primaria. I DCCV comportano una compromissione funzionale nelle attività della vita quotidiana come ad esempio leggere, muoversi e spostarsi autonomamente. Nel tempo sono state proposte diverse tecniche riabilitative e diversi ausili ottici allo scopo di migliorare la condizione visiva di questi pazienti. In generale, gli approcci riabilitativi sono di tipo restitutivo oppure compensativo. L’approccio restitutivo si pone l’obiettivo di recuperare la funzione persa attraverso massicce stimolazioni sia nella zona di transizione tra campo cieco e intatto che nel campo anoptico. L’approccio compensativo prevede l’utilizzo di strategie interne, di stimolazioni sensoriali o di ausili esterni. Le prime due, di natura più neuropsicologica, mirano a compensare un DCCV tramite il miglioramento dei movimenti oculari tramite, in un caso una più accentuata esplorazione visiva (tecniche top-down), nell’altro la stimolazione optocinetica o la stimolazione cross-modale (tecniche bottom-up). Gli ausili ottici, hanno l’obiettivo di riallocare o espandere il campo visivo tramite specifici e particolari sistemi prismatici. Alcuni di questi approcci sono stati sottoposti a trial clinici per la valutazione di efficacia, mentre altri approcci non sono raccomandati poiché mancanti sia di trial clinici sia di meccanismi validi che ne spiegano il funzionamento. La riabilitazione dei DCCV coinvolge quindi un insieme di diversi professionisti, ognuno con le proprie competenze specifiche e professionalità, al fine di migliorare la condizione visiva dei pazienti con DCCV.
Articolo in rivista - Review Essay
Campo visivo, riabilitazione, neuropsicologia, emianopsia, quadrantopsia
Italian
2016
2016
1
60
68
open
Facchin, A., Daini, R. (2016). La riabilitazione dei deficit centrali di campo visivo. PLATFORM OPTIC, 2016(1), 60-68.
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