Questo articolo si propone di individuare gli aspetti fondamentali dal punto di vista linguistico-stilistico di quell’opacità semantica che viene avvertita come il vero organizzatore di senso dell’oggetto estetico costruito da Conte. In particolare: 1) la tematizzazione dell’impossibilità di spiegare attraverso il linguaggio e la reticenza formale; 2) la figuralità, specie la metafora, in cui quotidiano ed esotico si compongono in una vitalità che esorbita dalla stereotipia tipica della canzone anche d’autore; 3) un particolare uso di elementi deittici e anaforici che lasciano gli oggetti della referenza in un’aura di indeterminatezza, quando non di vera e propria inafferrabilità.
Zublena, P. (2009). "Max, non si spiega". Figure dell'opacità semantica in Paolo Conte. In Il suono e l'inchiostro. Cantautori, saggisti, poeti a confronto (pp. 122-148). Milano : Chiarelettere.
Citazione: | Zublena, P. (2009). "Max, non si spiega". Figure dell'opacità semantica in Paolo Conte. In Il suono e l'inchiostro. Cantautori, saggisti, poeti a confronto (pp. 122-148). Milano : Chiarelettere. | |
Titolo: | "Max, non si spiega". Figure dell'opacità semantica in Paolo Conte | |
Autori: | Zublena, P | |
Autori: | ||
Tipo: | Capitolo o saggio | |
Carattere della pubblicazione: | Scientifica | |
Data di pubblicazione: | 2009 | |
Lingua: | Italian | |
Titolo del libro: | Il suono e l'inchiostro. Cantautori, saggisti, poeti a confronto | |
ISBN: | 978-88-6190-037-0 | |
Appare nelle tipologie: | 03 - Contributo in libro |