La filosofia dei licei e delle accademie e, per molti versi, anche buona parte delle altre cosiddette scienze umane paiono trascinarci oggi, afferma Hadot, in "un duplice anacronismo", poiché "crediamo siano destinate a comunicare informazioni intorno a un contenuto concettuale dato, e che noi ne possiamo anche trarre direttamente chiare informazioni sul pensiero e sulla psicologia del loro autore. Ma, di fatto, sono assai spesso esercizi spirituali che l’autore pratica egli stesso, e fa praticare al suo lettore. Sono destinate a formare le anime. Hanno un valore psicagogico". Ed è lo stesso Hadot a ricordarci come nelle scuole filosofiche dell'antica Grecia con buona probabilità venissero praticati "esercizi spirituali" centrati sul corpo e sul respiro, tali da far pensare concretamente a un accostamento con le tecniche di tipo yoga. Esercizi, esercitazioni, pratiche. Scuole di vita. Queste parole, naturalmente mai disgiunte da una forte consapevolezza teorica, fanno intravedere quale spazio di riferimento importante possano rivestire le pratiche filosofiche nella ridefinizione di un nuovo stile di ricerca che recuperi, in forme ovviamente adeguate alla contemporaneità, le tradizioni delle origini. In particolare – com'è intenzione della presente riflessione - sulla possibilità e sull'opportunità di un'alleanza fra tradizioni filosofiche, formazione autobiografica e le teorie e le pratiche di quella che da alcuni anni vado definendo "pedagogia del corpo".

Gamelli, I. (2008). Il corpo del filosofo. ADULTITÀ, 27, 127-137.

Il corpo del filosofo

GAMELLI, IVANO GIUSEPPE
2008

Abstract

La filosofia dei licei e delle accademie e, per molti versi, anche buona parte delle altre cosiddette scienze umane paiono trascinarci oggi, afferma Hadot, in "un duplice anacronismo", poiché "crediamo siano destinate a comunicare informazioni intorno a un contenuto concettuale dato, e che noi ne possiamo anche trarre direttamente chiare informazioni sul pensiero e sulla psicologia del loro autore. Ma, di fatto, sono assai spesso esercizi spirituali che l’autore pratica egli stesso, e fa praticare al suo lettore. Sono destinate a formare le anime. Hanno un valore psicagogico". Ed è lo stesso Hadot a ricordarci come nelle scuole filosofiche dell'antica Grecia con buona probabilità venissero praticati "esercizi spirituali" centrati sul corpo e sul respiro, tali da far pensare concretamente a un accostamento con le tecniche di tipo yoga. Esercizi, esercitazioni, pratiche. Scuole di vita. Queste parole, naturalmente mai disgiunte da una forte consapevolezza teorica, fanno intravedere quale spazio di riferimento importante possano rivestire le pratiche filosofiche nella ridefinizione di un nuovo stile di ricerca che recuperi, in forme ovviamente adeguate alla contemporaneità, le tradizioni delle origini. In particolare – com'è intenzione della presente riflessione - sulla possibilità e sull'opportunità di un'alleanza fra tradizioni filosofiche, formazione autobiografica e le teorie e le pratiche di quella che da alcuni anni vado definendo "pedagogia del corpo".
Articolo in rivista - Articolo scientifico
corpo, pratiche filosofiche, formazione
Italian
2008
27
127
137
none
Gamelli, I. (2008). Il corpo del filosofo. ADULTITÀ, 27, 127-137.
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