L’articolo fa un’analisi critica dei profili costituzionali della legge 3 agosto 2007, n. 124 che istituisce il Sistema di informazione per la sicurezza. Illustrati i soggetti componenti del Sistema e il rafforzamento del ruolo monocratica del Presidente del Consiglio dei Ministri si critica il mancato coinvolgimento del Presidente della Repubblica e del Consiglio supremo di difesa. Circa gli scopi del Sistema e i compiti dei Servizi si rileva il perdurare di aspetti disciplinati in modo vago e di dubbia costituzionalità. Si analizzano i compiti e ordinamento speciale del nuovo Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Circa la disciplina del personale si rileva la mancata previsione di ulteriori limiti tassativi all'attività dei Servizi, all'uso dei loro fondi e all'attività del loro personale. Permane ambiguità nei rapporti tra i Servizi e l'autorità giudiziaria e i soggetti pubblici e privati che forniscono servizi di pubblica utilità. Segreti, nulla-osta di sicurezza, classifiche di segretezza e ritardo delle denunce penali sono disciplinati in modo più rigoroso, ma permangono diversi dubbi costituzionali. Si rileva il debole rafforzamento del controllo parlamentare. Notevole importanza hanno le nuove garanzie funzionali per gli operatori del Sistema, il che ha notevoli pregi, ma anche inquietanti profili di illegittimità costituzionale. Circa la raccolta dei dati e i relativi controlli appare opinabile dal punto di vista costituzionale la mancata previsione del divieto di raccogliere informazioni delicate, personali e politiche.
Bonetti, P. (2008). ASPETTI COSTITUZIONALI DEL NUOVO SISTEMA DI INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA. DIRITTO E SOCIETÀ, 2008(2), 251-312.
ASPETTI COSTITUZIONALI DEL NUOVO SISTEMA DI INFORMAZIONE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA
BONETTI, PAOLO
2008
Abstract
L’articolo fa un’analisi critica dei profili costituzionali della legge 3 agosto 2007, n. 124 che istituisce il Sistema di informazione per la sicurezza. Illustrati i soggetti componenti del Sistema e il rafforzamento del ruolo monocratica del Presidente del Consiglio dei Ministri si critica il mancato coinvolgimento del Presidente della Repubblica e del Consiglio supremo di difesa. Circa gli scopi del Sistema e i compiti dei Servizi si rileva il perdurare di aspetti disciplinati in modo vago e di dubbia costituzionalità. Si analizzano i compiti e ordinamento speciale del nuovo Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Circa la disciplina del personale si rileva la mancata previsione di ulteriori limiti tassativi all'attività dei Servizi, all'uso dei loro fondi e all'attività del loro personale. Permane ambiguità nei rapporti tra i Servizi e l'autorità giudiziaria e i soggetti pubblici e privati che forniscono servizi di pubblica utilità. Segreti, nulla-osta di sicurezza, classifiche di segretezza e ritardo delle denunce penali sono disciplinati in modo più rigoroso, ma permangono diversi dubbi costituzionali. Si rileva il debole rafforzamento del controllo parlamentare. Notevole importanza hanno le nuove garanzie funzionali per gli operatori del Sistema, il che ha notevoli pregi, ma anche inquietanti profili di illegittimità costituzionale. Circa la raccolta dei dati e i relativi controlli appare opinabile dal punto di vista costituzionale la mancata previsione del divieto di raccogliere informazioni delicate, personali e politiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.