Quanto e come fanno uso dei device digitali e di Internet i bambini più piccoli (0-6)? E per quali scopi? Quali sono le modalità con le quali i bambini in età prescolare si accostano alle tecnologie digitali e ai molteplici device che popolano le loro case? E ancora: è opportuno consentire - specie ai più piccoli - di accostarsi liberamente agli strumenti digitali e, dunque, alla rete? Quanto, invece, agli adulti (genitori, educatori, insegnanti): quali strategie educative e formative si potrebbero (e si dovrebbero) favo- rire - e co-progettare con i bambini stessi - al ne di promuovere un uso signi cativo dei device connessi, oltre a una frequentazione più consapevole della nuova ontolo- gia sociale digitalmente aumentata? Nei paragra che seguono si cercherà anzitutto di analizzare pratiche e abiti consolidati e diffusi negli ambienti e nei contesti in cui i più piccoli per lo più si interfacciano con le tecnologie. Salvo poi tratteggiare, come orizzonte operativo dentro cui sviluppare concrete indicazioni e proposte metodo- logiche, la cornice concettuale che ha contribuito a dar forma ai percorsi innovativi che il gruppo di lavoro dell’equipe pedagogica, dei nidi e della scuole dell’infanzia di Coopselios presenterà nei contributi successivi al nostro. Il tutto nella convinzione che i servizi per l’infanzia in primis e la scuola a seguire co- stituiscano le agenzie formative da cui partire per avviare un “lungo ragionamento” su come progettare stili di vita e pratiche di apprendimento digitalmente aumentati (Mantovani, Ferri, 2006, 2008)1. 1 Il lavoro è frutto dell’ideazione congiunta dei due autori. Tuttavia, i paragra 1.1 e 1.2 sono opera di Paolo Ferri e il paragrafo 1.3 e la bibliogra a sono opera di Stefano Moriggi.
Ferri, P., Moriggi, S. (2015). Tecnologicamente abita il bambino. Note epistemologiche per lo sviluppo di una cultura digitale per gli operatori dei nidi e delle scuole dell'infanzia. In S. Bonaccini (a cura di), Bambini e tecnologie tra media touch e contesti immersivi (pp. 13-25). Parma : Edizioni Junior.
Tecnologicamente abita il bambino. Note epistemologiche per lo sviluppo di una cultura digitale per gli operatori dei nidi e delle scuole dell'infanzia
FERRI, PAOLO MARIA
;MORIGGI, STEFANO
2015
Abstract
Quanto e come fanno uso dei device digitali e di Internet i bambini più piccoli (0-6)? E per quali scopi? Quali sono le modalità con le quali i bambini in età prescolare si accostano alle tecnologie digitali e ai molteplici device che popolano le loro case? E ancora: è opportuno consentire - specie ai più piccoli - di accostarsi liberamente agli strumenti digitali e, dunque, alla rete? Quanto, invece, agli adulti (genitori, educatori, insegnanti): quali strategie educative e formative si potrebbero (e si dovrebbero) favo- rire - e co-progettare con i bambini stessi - al ne di promuovere un uso signi cativo dei device connessi, oltre a una frequentazione più consapevole della nuova ontolo- gia sociale digitalmente aumentata? Nei paragra che seguono si cercherà anzitutto di analizzare pratiche e abiti consolidati e diffusi negli ambienti e nei contesti in cui i più piccoli per lo più si interfacciano con le tecnologie. Salvo poi tratteggiare, come orizzonte operativo dentro cui sviluppare concrete indicazioni e proposte metodo- logiche, la cornice concettuale che ha contribuito a dar forma ai percorsi innovativi che il gruppo di lavoro dell’equipe pedagogica, dei nidi e della scuole dell’infanzia di Coopselios presenterà nei contributi successivi al nostro. Il tutto nella convinzione che i servizi per l’infanzia in primis e la scuola a seguire co- stituiscano le agenzie formative da cui partire per avviare un “lungo ragionamento” su come progettare stili di vita e pratiche di apprendimento digitalmente aumentati (Mantovani, Ferri, 2006, 2008)1. 1 Il lavoro è frutto dell’ideazione congiunta dei due autori. Tuttavia, i paragra 1.1 e 1.2 sono opera di Paolo Ferri e il paragrafo 1.3 e la bibliogra a sono opera di Stefano Moriggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.