Nel seguente lavoro verrà illustrato e discusso un caso clinico che, per le sue specificità, risulta particolarmente attinente al tema congressuale: il tema del corpo quale ‘luogo’ del conflitto tra cultura tradizionale e modernità, psicopatologia e credenze, collettivo ed individuale, intrapsichico e relazionale. Si tratta della storia di un paziente nigeriano, il quale nel corso di pochi mesi assiste alla morte, misteriosa ed improvvisa, dei suoi due fratelli. A questa seguirà, in simili circostanze, quella della madre e della zia, mentre Edward cadrà in coma per due settimane e svilupperà poi una sintomatologia di carattere dissociativo e psicotico, dalla quale si “salverà” soltanto fuggendo in Occidente. Nel corso della terapia, Edward porta il proprio modello esplicativo, centrato sulle conseguenze del rifiuto dei fratelli di raccogliere l’eredità rituale del padre dopo la sua morte, assumendone il ruolo di guaritore tradizionale/stregone che quest’ultimo aveva nel proprio villaggio, e sulla stregoneria come dispositivo responsabile delle morti ‘misteriose’ dei suoi familiari. A partire da una breve illustrazione del caso, verrà proposta un’analisi secondo molteplici, ma complementari, chiavi di lettura: tale, infatti, deve necessariamente essere l’approccio alla storia di questo paziente. Da un lato vi è la necessità di avvicinare questa storia dal punto di vista antropologico-culturale, analizzando il ruolo di stregoneria, religione e di alcune variabili di tipo storico, sociale e culturale nella comprensione della sofferenza soggettiva e delle vicende occorse al paziente. Dall’altro sarà sottolineata la necessità di pensare alla diagnosi integrando gli aspetti di psicopatologia dinamica con gli aspetti culturali. Sarà successivamente considerata l’ipotesi traumatica, che potrebbe a sua volta spiegare molti aspetti sintomatologici osservati facendo riferimenti all’ipotesi della dissociazione strutturale della personalità. Infine, viene avviata, in chiave interrogativa, la riflessione in merito a quale sia un approccio psicoterapeutico culturalmente appropriato per questo paziente

Aillon, J., Simonelli, B., Visintin, A., Martorana, F. (2015). Stregoneria, morti misteriose, dissociazione e psicosi: come pensare ad una psicoterapia culturalmente appropriata per il Sig. Edward?. In Atti del XXV Congresso Nazionale "Corpo Linguaggio Cultura. Una corrente portante adleriana".

Stregoneria, morti misteriose, dissociazione e psicosi: come pensare ad una psicoterapia culturalmente appropriata per il Sig. Edward?

VISINTIN, ALICE;
2015

Abstract

Nel seguente lavoro verrà illustrato e discusso un caso clinico che, per le sue specificità, risulta particolarmente attinente al tema congressuale: il tema del corpo quale ‘luogo’ del conflitto tra cultura tradizionale e modernità, psicopatologia e credenze, collettivo ed individuale, intrapsichico e relazionale. Si tratta della storia di un paziente nigeriano, il quale nel corso di pochi mesi assiste alla morte, misteriosa ed improvvisa, dei suoi due fratelli. A questa seguirà, in simili circostanze, quella della madre e della zia, mentre Edward cadrà in coma per due settimane e svilupperà poi una sintomatologia di carattere dissociativo e psicotico, dalla quale si “salverà” soltanto fuggendo in Occidente. Nel corso della terapia, Edward porta il proprio modello esplicativo, centrato sulle conseguenze del rifiuto dei fratelli di raccogliere l’eredità rituale del padre dopo la sua morte, assumendone il ruolo di guaritore tradizionale/stregone che quest’ultimo aveva nel proprio villaggio, e sulla stregoneria come dispositivo responsabile delle morti ‘misteriose’ dei suoi familiari. A partire da una breve illustrazione del caso, verrà proposta un’analisi secondo molteplici, ma complementari, chiavi di lettura: tale, infatti, deve necessariamente essere l’approccio alla storia di questo paziente. Da un lato vi è la necessità di avvicinare questa storia dal punto di vista antropologico-culturale, analizzando il ruolo di stregoneria, religione e di alcune variabili di tipo storico, sociale e culturale nella comprensione della sofferenza soggettiva e delle vicende occorse al paziente. Dall’altro sarà sottolineata la necessità di pensare alla diagnosi integrando gli aspetti di psicopatologia dinamica con gli aspetti culturali. Sarà successivamente considerata l’ipotesi traumatica, che potrebbe a sua volta spiegare molti aspetti sintomatologici osservati facendo riferimenti all’ipotesi della dissociazione strutturale della personalità. Infine, viene avviata, in chiave interrogativa, la riflessione in merito a quale sia un approccio psicoterapeutico culturalmente appropriato per questo paziente
poster
etnopsichiatria, psicoterapia, cultura, antropologia culturale, stregoneria, morti misteriose, Nigeria, psicologia dinamica adleriana
Italian
Corpo Linguaggio Cultura. Una corrente portante adleriana
2015
Atti del XXV Congresso Nazionale "Corpo Linguaggio Cultura. Una corrente portante adleriana"
2015
reserved
Aillon, J., Simonelli, B., Visintin, A., Martorana, F. (2015). Stregoneria, morti misteriose, dissociazione e psicosi: come pensare ad una psicoterapia culturalmente appropriata per il Sig. Edward?. In Atti del XXV Congresso Nazionale "Corpo Linguaggio Cultura. Una corrente portante adleriana".
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10281/91182
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