Gli investimenti diretti esteri dell’Italia, nella RPC, sono aumentati considerevolmente: partendo da sole 5 filiali in territorio cinese – nei primi anni ‘80 - si arriva a 99 unità produttive nel 2001, sulla scia di un trend positivo. Delineeremo, nel contesto del presente articolo, il problema del “come”, ovvero delle modalità di IDE, confrontando la teoria convenzionale con le peculiarità del caso Cina. Una volta comprese le coordinate principali del “come”, analizzeremo l’esperienza italiana, riportando gli esiti di un’analisi empirica. Le modalità di IDE vengono commentate attraverso le risposte ad un questionario – personalmente steso – rielaborate con metodo econometrico.
Gattai, V. (2002). Investimenti diretti esteri in Cina: quali modalità per le imprese italiane?. ECONOMIA & MANAGEMENT, 6, 73-84.
Investimenti diretti esteri in Cina: quali modalità per le imprese italiane?
GATTAI, VALERIA
2002
Abstract
Gli investimenti diretti esteri dell’Italia, nella RPC, sono aumentati considerevolmente: partendo da sole 5 filiali in territorio cinese – nei primi anni ‘80 - si arriva a 99 unità produttive nel 2001, sulla scia di un trend positivo. Delineeremo, nel contesto del presente articolo, il problema del “come”, ovvero delle modalità di IDE, confrontando la teoria convenzionale con le peculiarità del caso Cina. Una volta comprese le coordinate principali del “come”, analizzeremo l’esperienza italiana, riportando gli esiti di un’analisi empirica. Le modalità di IDE vengono commentate attraverso le risposte ad un questionario – personalmente steso – rielaborate con metodo econometrico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.