L’Autore affronta il tema inerente alla individuazione di eventuali spazi di applicazione dell’art. 129 c.p.p. nel segmento processuale successivo all’opposizione proposta dall’imputato avverso il decreto penale di condanna. In particolare, viene esaminata l’ipotesi di opposizione a decreto penale con contestuale domanda di oblazione. In linea con la decisione della Corte costituzionale n. 14 del 2015, si ritiene che il giudice investito dell’opposizione, con l’instaurarsi del procedimento di oblazione davanti a se medesimo, conservi poteri decisori sul merito della imputazione compatibili con una sentenza di proscioglimento immediato. Si analizzano le ragioni sottostanti all’orientamento prevalente nella giurisprudenza di legittimità, rappresentato da un precedente delle Sezioni unite della Corte di cassazione, nonché le motivazioni della sentenza costituzionale n. 14 del 2015: l’esame critico viene condotto con argomenti testuali, sistematici e di carattere dottrinale. Infine, l’Autore, operando gli opportuni "distinguo", individua le possibili soluzioni al problema concernente la modalità con la quale il giudice debba dichiarare la causa di non punibilità ai sensi dell’art. 129 c.p.p. nel contesto del procedimento di oblazione.
Capitta, A. (2015). Opposizione a decreto penale di condanna con contestuale domanda di oblazione e proscioglimento ai sensi dell’art. 129 c.p.p. ARCHIVIO PENALE, 1(1), 1-7.
Opposizione a decreto penale di condanna con contestuale domanda di oblazione e proscioglimento ai sensi dell’art. 129 c.p.p.
CAPITTA, ANNA MARIA
Primo
2015
Abstract
L’Autore affronta il tema inerente alla individuazione di eventuali spazi di applicazione dell’art. 129 c.p.p. nel segmento processuale successivo all’opposizione proposta dall’imputato avverso il decreto penale di condanna. In particolare, viene esaminata l’ipotesi di opposizione a decreto penale con contestuale domanda di oblazione. In linea con la decisione della Corte costituzionale n. 14 del 2015, si ritiene che il giudice investito dell’opposizione, con l’instaurarsi del procedimento di oblazione davanti a se medesimo, conservi poteri decisori sul merito della imputazione compatibili con una sentenza di proscioglimento immediato. Si analizzano le ragioni sottostanti all’orientamento prevalente nella giurisprudenza di legittimità, rappresentato da un precedente delle Sezioni unite della Corte di cassazione, nonché le motivazioni della sentenza costituzionale n. 14 del 2015: l’esame critico viene condotto con argomenti testuali, sistematici e di carattere dottrinale. Infine, l’Autore, operando gli opportuni "distinguo", individua le possibili soluzioni al problema concernente la modalità con la quale il giudice debba dichiarare la causa di non punibilità ai sensi dell’art. 129 c.p.p. nel contesto del procedimento di oblazione.File | Dimensione | Formato | |
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