Obbligatorietà del contraddittorio nel procedimento di controllo formale della dichiarazione tributaria

This work aims to analyse the question whether or not taxpayers have the right to a prior hearing during the procedure of tax declarations clearance and formal control systems. While Italian Courts observe that national legislation does not even provide for taxpayers to be heard before fiscal inspection is ended, Italian legal doctrine and European Court of Justice reaffirm the principle of participation in fiscal procedure, unless provided by law. The right of the defence is a general principle of Community law which applies where the authorities are mindend to adopte a measure which will adversely affect an individual. In accordance with that principle, the addresses of decisions which significantly affect their interests must be placed in a position in which they can effectively make known their views as regards the information on which the authorities intend to base their decision.

Il presente lavoro affronta la questione circa l’obbligatorietà o meno del contraddittorio preventivo nel procedimento di controllo formale della dichiarazione e le conseguenze derivanti dalla sua mancata instaurazione. Quanto al primo profilo, la Corte di Cassazione, nella sentenza che si commenta, ha sancito l’obbligatorietà del contraddittorio preventivo nel procedimento di controllo formale della dichiarazione e non, invece, nel procedimento di liquidazione, sulla base delle differenze strutturali e funzionali tra l’art. 36 bis e l’art. 36 ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600. In relazione al secondo profilo la Corte di Cassazione ha stabilito che il mancato invio al contribuente della comunicazione prevista dall’art. 36 ter, 4° comma, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 comporta la nullità della cartella di pagamento, sostenendo che la mancanza di una espressa sanzione di nullità da parte della norma non osta a tale conclusione, discendendo la stessa direttamente dal sistema ordinamentale, comunitario e nazionale.