Un campo di indagine quanto mai accattivante si schiude per lo storico che intenda approfondire il problema dei rapporti tra civil law e common law nell’interpretazione del testamento oppure dei debiti che il common law può aver contratto con la dottrina medievale e moderna di ius commune nel difficile campo della ricostruzione della volontà del defunto. Questo compito, per essere assolto degnamente, esige un esame completo e a largo raggio dei report delle corti inglesi e solleva indubbiamente quesiti storiografici tuttora irrisolti. Dell’interpretazione del testamento, dall’Ottocento e soprattutto dal Novecento in poi, trattano moltissimi libri di common lawyers. A che stadio di evoluzione si trovava invece la common law nei secoli anteriori? Quali sono le fondamenta dell’edificio che si erge maestoso nei moderni trattati On Wills? E soprattutto quale posto ha in essi l’esperienza di ius commune? In questo saggio si propone una ricostruzione del problema nel common law tra Sei e Settecento, attraverso le opere di Swinburne, Coke, Nelson e Blackstone.
Chiodi, G. (2009). Any Thing, Every Thing, Nothing. Note sull'interpretazione del testamento tra ius commune e common law. In R.H. Helmholz, V. Piergiovanni (a cura di), Relations between the ius commune and English law (pp. 203-221). Soveria Mannelli : Rubbettino.
Any Thing, Every Thing, Nothing. Note sull'interpretazione del testamento tra ius commune e common law
CHIODI, GIOVANNI
2009
Abstract
Un campo di indagine quanto mai accattivante si schiude per lo storico che intenda approfondire il problema dei rapporti tra civil law e common law nell’interpretazione del testamento oppure dei debiti che il common law può aver contratto con la dottrina medievale e moderna di ius commune nel difficile campo della ricostruzione della volontà del defunto. Questo compito, per essere assolto degnamente, esige un esame completo e a largo raggio dei report delle corti inglesi e solleva indubbiamente quesiti storiografici tuttora irrisolti. Dell’interpretazione del testamento, dall’Ottocento e soprattutto dal Novecento in poi, trattano moltissimi libri di common lawyers. A che stadio di evoluzione si trovava invece la common law nei secoli anteriori? Quali sono le fondamenta dell’edificio che si erge maestoso nei moderni trattati On Wills? E soprattutto quale posto ha in essi l’esperienza di ius commune? In questo saggio si propone una ricostruzione del problema nel common law tra Sei e Settecento, attraverso le opere di Swinburne, Coke, Nelson e Blackstone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.