La realizzazione dei primi modelli di previsione delle insolvenze risale alla prima metà del XX secolo e segnala l’esigenza degli studiosi e degli operatori di utilizzare metodologie maggiormente sofisticate per l’analisi e la previsione delle crisi aziendali. Nella letteratura internazionale la ratio analysis rappresenta l’elemento centrale di qualunque tipo di approccio all’analisi dell’insolvenza. L’esigenza di desumere dati quantitativi oggettivi e di effettuare significative indagini empiriche ha spinto gli studiosi e gli operatori ad affiancare al tradizionale calcolo dei quozienti di bilancio tecniche statistiche di agevole applicazione, quali l’analisi dei trend di particolari ratios e la tecnica statistica unidimensionale. Grazie al perfezionamento dei metodi statistico matematici vengono elaborati i primi modelli di previsione delle insolvenze. Tali modelli hanno la finalità precipua di individuare gli indici di bilancio più significativi, capaci di distinguere nell’ambito di un campione reale, le aziende in gravi difficoltà da quelle sane. Il paper presenta un’analisi dei modelli proposti dalla letteratura anglosassone nel periodo che inizia dal 1930 fino alla fine degli anni ’60 con le opere di William Beaver, evidenziandone i punti di forza e di debolezza nell’ambito del processo evolutivo che condurrà, con il modello di Altman del 1968, al definitivo superamento dell’analisi discriminate univariata, che verrà come noto sostituita da quella multivariata.
Doni, F. (2006). La previsione delle insolvenze mediante l'analisi discriminante univariata: differenti approcci. In F. Poddighe, S. Madonna (a cura di), I modelli di previsione delle crisi aziendali: possibilità e limiti (pp. 147-208). Milano : Giuffrè.
La previsione delle insolvenze mediante l'analisi discriminante univariata: differenti approcci
DONI, FEDERICA
2006
Abstract
La realizzazione dei primi modelli di previsione delle insolvenze risale alla prima metà del XX secolo e segnala l’esigenza degli studiosi e degli operatori di utilizzare metodologie maggiormente sofisticate per l’analisi e la previsione delle crisi aziendali. Nella letteratura internazionale la ratio analysis rappresenta l’elemento centrale di qualunque tipo di approccio all’analisi dell’insolvenza. L’esigenza di desumere dati quantitativi oggettivi e di effettuare significative indagini empiriche ha spinto gli studiosi e gli operatori ad affiancare al tradizionale calcolo dei quozienti di bilancio tecniche statistiche di agevole applicazione, quali l’analisi dei trend di particolari ratios e la tecnica statistica unidimensionale. Grazie al perfezionamento dei metodi statistico matematici vengono elaborati i primi modelli di previsione delle insolvenze. Tali modelli hanno la finalità precipua di individuare gli indici di bilancio più significativi, capaci di distinguere nell’ambito di un campione reale, le aziende in gravi difficoltà da quelle sane. Il paper presenta un’analisi dei modelli proposti dalla letteratura anglosassone nel periodo che inizia dal 1930 fino alla fine degli anni ’60 con le opere di William Beaver, evidenziandone i punti di forza e di debolezza nell’ambito del processo evolutivo che condurrà, con il modello di Altman del 1968, al definitivo superamento dell’analisi discriminate univariata, che verrà come noto sostituita da quella multivariata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.