Il contributo trae spunto dalle Linee guida sugli aiuti di stato per la tutela ambientale, che la Commissione europea ha adottato nel gennaio del 2008, e che costituiscono una novità rilevante nel contesto della policy per la salvaguardia dell’ambiente, pur collocandosi in linea di continuità all’interno di un’azione che data ormai dal 1994. Tale intervento regolatorio, pur connotato da una sua specificità, si colloca nel solco di una linea di intervento comunitario già bene definito: la riflessione riguarda così il fenomeno dell’«incrocio» di due politiche, quella della concorrenza, sotto lo specifico profilo del divieto degli aiuti Stato, e quella per la tutela dell’ambiente, ma con attenzione anche per quella energetica). L’obiettivo primario è quello di evidenziare la portata innovativa della disciplina del 2008 soprattutto sul terreno della prima delle due azioni comunitarie, posto che essa arricchisce, sul piano interpretativo, gli artt. 87 e 88 TCE, che già da tempo trovano una definizione legislativa, in molteplici settori anche differenti rispetto a quello della tutela ambientale, che nel complesso è possibile leggere nel senso della rilegittimazione di un intervento pubblico statale teso a proteggere interessi molteplici, che i market failures rischiano di lasciare senza il necessario soddisfacimento.
Buzzacchi, C. (2008). Aiuti di Stato in forma di incentivi ed esenzioni fiscali: il nuovo paradigma della politica ambientale europea. IL DIRITTO DELL'ECONOMIA, 2008(2), 325-356.
Aiuti di Stato in forma di incentivi ed esenzioni fiscali: il nuovo paradigma della politica ambientale europea
BUZZACCHI, CAMILLA
2008
Abstract
Il contributo trae spunto dalle Linee guida sugli aiuti di stato per la tutela ambientale, che la Commissione europea ha adottato nel gennaio del 2008, e che costituiscono una novità rilevante nel contesto della policy per la salvaguardia dell’ambiente, pur collocandosi in linea di continuità all’interno di un’azione che data ormai dal 1994. Tale intervento regolatorio, pur connotato da una sua specificità, si colloca nel solco di una linea di intervento comunitario già bene definito: la riflessione riguarda così il fenomeno dell’«incrocio» di due politiche, quella della concorrenza, sotto lo specifico profilo del divieto degli aiuti Stato, e quella per la tutela dell’ambiente, ma con attenzione anche per quella energetica). L’obiettivo primario è quello di evidenziare la portata innovativa della disciplina del 2008 soprattutto sul terreno della prima delle due azioni comunitarie, posto che essa arricchisce, sul piano interpretativo, gli artt. 87 e 88 TCE, che già da tempo trovano una definizione legislativa, in molteplici settori anche differenti rispetto a quello della tutela ambientale, che nel complesso è possibile leggere nel senso della rilegittimazione di un intervento pubblico statale teso a proteggere interessi molteplici, che i market failures rischiano di lasciare senza il necessario soddisfacimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.