L'articolo analizza il culto della Kumari, una bambina impubere il cui ruolo è di incarnare la divinità di lingnaggio dei re nepalesi. La bambina perde la sua condizione divina a seguito di qualsiasi perdita di sangue, e soprattutto quello mestruale. La ragione della perdita della divinità non è tanto l'impurità del sangue mestruale, ma il fatto che l'entrata della bambina nella sfera delle riproduzione, della sessualità e del matrimonio comporta la sua perdita di valore nei confronti dell'istituto regale, che tende a concentrare il potere all'interno del lignaggio e nella relazione intima con la dea tantrica tutelare
LETIZIA, C. (2000). Menarca e perdita della divinità: il culto della dea bambina in Nepal. Intervento presentato a: Mysterium Sanguinis. Il sangue nel pensiero delle civiltà dell'oriente e dell'occidente: valenze simboliche e terapeutiche, Venezia.
Citazione: | LETIZIA, C. (2000). Menarca e perdita della divinità: il culto della dea bambina in Nepal. Intervento presentato a: Mysterium Sanguinis. Il sangue nel pensiero delle civiltà dell'oriente e dell'occidente: valenze simboliche e terapeutiche, Venezia. |
Tipo: | paper |
Carattere della pubblicazione: | Scientifica |
Presenza di un coautore afferente ad Istituzioni straniere: | No |
Titolo: | Menarca e perdita della divinità: il culto della dea bambina in Nepal |
Autori: | LETIZIA, C |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2000 |
Lingua: | Italian |
Nome del convegno: | Mysterium Sanguinis. Il sangue nel pensiero delle civiltà dell'oriente e dell'occidente: valenze simboliche e terapeutiche |
Appare nelle tipologie: | 02 - Intervento a convegno |