Introduzione È noto che soggetti ricoverati per riabilitazione ortopedica in ambiente geriatrico risultano affetti da decadimento intellettivo, da episodi di agitazione e confusionali tanto che si è coniato il termine di postoperative cognitive decline (POCD). Questo stato a volte è destinato a non regredire con conseguenti pesanti ricadute in termini di disabilità , disagio sul contesto familiare e maggior carico sociale. Mentre sono descritte le possibili cause della POCS, meno dati sono stati analizzati circa il rapporto tra aspetto cognitivo/comportamentale e riabilitazione. Scopo di questo studio è stato analizzare: - prevalenza di disturbi comportamentali/cognitivi in fase post-operatioria ortopedica - percentuale di soggetti che dopo l’intervento evidenzia un declino cognitivo - andamento dei deficit comportamentali e cognitivi - rapporti tra 2 sistemi di misurazione: motorio (FIM) e cognitivo (Blessed) Materiali e metodi Sono stati reclutati consecutivamente pazienti ricoverati in IDR presso la Fondazione Raimondi per riabilitazione in esiti di frattura di femore o di sostituzione di protesi d’anca. Tutti i soggetti sono stati sottoposti alla valutazione basale (T0) alla scala Blessed-part-B(cognitiva) e FIM; la Blessed-part-A(comportamentale) è stata somministrata ai caregiver con riferimento alle condizioni preoperatorie (preT0) e all’ingresso (T0) o solo T0 da parte dell’operatore se non disponibili caregiver; Blessed-part-A e part-B e FIM sono state somministrate al termine dei 2 mesi di riabilitazione. Sono stati reclutati 99 soggetti. I dati sono stati analizzati mediante tabelle di contingenza e calcolo dei relativi rapporti di prevalenza, tramite studi di correlazione e t-test per dati appaiati per analisi pre-post trattamento alla scala FIM stratificata per punteggi Blessed-B. Risultati 17 soggetti non hanno completato l’osservazione a causa di interruzione del trattamento o per precoce istituzionalizzazione o necessità di ricovero in ambienti per acuti. L’analisi dei dati è stata effettuata su un totale di 82 pazienti di cui 20 donne, età media 83 (ds 6). Blessed-A al preT0 e T0 è stata compilata da 65 caregiver, 17 soggetti sono stati valutati dall’operatore direttamente al T0. Blessed-A ha mostrato un trend negativo con punteggi pari a =0 (no modificazioni) al T0 dell’89% e al T1 del 53%. Il peggioramento tra preT0 -T0 e tra T0 -T1 è stato rispettivamente del 33 e 30%. La Blessed-Part-B mostra un peggioramento principalmente del subtest memoria (19%). Per la FIM-motoria si ha un guadagno nel 86% dei soggetti mentre la FIM-cognitiva migliora solo nel 22%. Blessed presentava un numero di peggiorati doppi di quelli FIM-motori (p<0,001). Blessed-part-B peggiorava in 14 soggetti e FIM-cognitiva in 44 soggetti (p<0,05). Al confronto tra medie FIM-motoria al T1 stratificata per punteggi Blessed-part-B si è evidenziato maggior guadagno FIM-motoria(65,65±14,18) per punteggi Blessed >30 ( p<0,05). Solo il 30% dei soggetti è rientrato a domicilio senza necessità di aumentare l’assistenza, dato deducibile anche dal punteggio medio FIM-motoria al T1: 45,43(21,80). Conclusione Si è evidenziato un buon recupero motorio ma non cognitivo e peggioramento comportamentale stabile dopo 3 mesi dall’evento, comprendente non solo la depressione come segnalato in letteratura ma anche ansia, deliri, rigidità. Dato che i pazienti con Blessed-B normale hanno presentato miglior punteggio finale FIM, ne deriva che il deficit cognitivo/comportamentale ha influenzato negativamente l’outcome riabilitativo. L’assenza di correlazione tra Blessed e FIM è verosimilmente legata a fattori intrinseci, in quanto esse misurano diversi comportamenti cognitivi più funzionali che neuropsicologici che suggeriscono il loro uso associato nella valutazione dell’outcome globale del paziente anziano sottoposto a trattamento riabilitativo.

Bolis, M., Perin, C., Puricelli, R., Cornaggia, C., Meroni, R., Cerri, C. (2012). Correlazione tra decadimento cognitivo post-operatorio (pocd) e il programma di riabilitazione motoria nel paziente anziano. Intervento presentato a: VI CONGRESSO NAZIONALE MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA IN MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA, Bologna.

Correlazione tra decadimento cognitivo post-operatorio (pocd) e il programma di riabilitazione motoria nel paziente anziano

BOLIS, MARTA;PERIN, CECILIA;CORNAGGIA, CESARE MARIA;MERONI, ROBERTO;CERRI, CESARE GIUSEPPE
2012

Abstract

Introduzione È noto che soggetti ricoverati per riabilitazione ortopedica in ambiente geriatrico risultano affetti da decadimento intellettivo, da episodi di agitazione e confusionali tanto che si è coniato il termine di postoperative cognitive decline (POCD). Questo stato a volte è destinato a non regredire con conseguenti pesanti ricadute in termini di disabilità , disagio sul contesto familiare e maggior carico sociale. Mentre sono descritte le possibili cause della POCS, meno dati sono stati analizzati circa il rapporto tra aspetto cognitivo/comportamentale e riabilitazione. Scopo di questo studio è stato analizzare: - prevalenza di disturbi comportamentali/cognitivi in fase post-operatioria ortopedica - percentuale di soggetti che dopo l’intervento evidenzia un declino cognitivo - andamento dei deficit comportamentali e cognitivi - rapporti tra 2 sistemi di misurazione: motorio (FIM) e cognitivo (Blessed) Materiali e metodi Sono stati reclutati consecutivamente pazienti ricoverati in IDR presso la Fondazione Raimondi per riabilitazione in esiti di frattura di femore o di sostituzione di protesi d’anca. Tutti i soggetti sono stati sottoposti alla valutazione basale (T0) alla scala Blessed-part-B(cognitiva) e FIM; la Blessed-part-A(comportamentale) è stata somministrata ai caregiver con riferimento alle condizioni preoperatorie (preT0) e all’ingresso (T0) o solo T0 da parte dell’operatore se non disponibili caregiver; Blessed-part-A e part-B e FIM sono state somministrate al termine dei 2 mesi di riabilitazione. Sono stati reclutati 99 soggetti. I dati sono stati analizzati mediante tabelle di contingenza e calcolo dei relativi rapporti di prevalenza, tramite studi di correlazione e t-test per dati appaiati per analisi pre-post trattamento alla scala FIM stratificata per punteggi Blessed-B. Risultati 17 soggetti non hanno completato l’osservazione a causa di interruzione del trattamento o per precoce istituzionalizzazione o necessità di ricovero in ambienti per acuti. L’analisi dei dati è stata effettuata su un totale di 82 pazienti di cui 20 donne, età media 83 (ds 6). Blessed-A al preT0 e T0 è stata compilata da 65 caregiver, 17 soggetti sono stati valutati dall’operatore direttamente al T0. Blessed-A ha mostrato un trend negativo con punteggi pari a =0 (no modificazioni) al T0 dell’89% e al T1 del 53%. Il peggioramento tra preT0 -T0 e tra T0 -T1 è stato rispettivamente del 33 e 30%. La Blessed-Part-B mostra un peggioramento principalmente del subtest memoria (19%). Per la FIM-motoria si ha un guadagno nel 86% dei soggetti mentre la FIM-cognitiva migliora solo nel 22%. Blessed presentava un numero di peggiorati doppi di quelli FIM-motori (p<0,001). Blessed-part-B peggiorava in 14 soggetti e FIM-cognitiva in 44 soggetti (p<0,05). Al confronto tra medie FIM-motoria al T1 stratificata per punteggi Blessed-part-B si è evidenziato maggior guadagno FIM-motoria(65,65±14,18) per punteggi Blessed >30 ( p<0,05). Solo il 30% dei soggetti è rientrato a domicilio senza necessità di aumentare l’assistenza, dato deducibile anche dal punteggio medio FIM-motoria al T1: 45,43(21,80). Conclusione Si è evidenziato un buon recupero motorio ma non cognitivo e peggioramento comportamentale stabile dopo 3 mesi dall’evento, comprendente non solo la depressione come segnalato in letteratura ma anche ansia, deliri, rigidità. Dato che i pazienti con Blessed-B normale hanno presentato miglior punteggio finale FIM, ne deriva che il deficit cognitivo/comportamentale ha influenzato negativamente l’outcome riabilitativo. L’assenza di correlazione tra Blessed e FIM è verosimilmente legata a fattori intrinseci, in quanto esse misurano diversi comportamenti cognitivi più funzionali che neuropsicologici che suggeriscono il loro uso associato nella valutazione dell’outcome globale del paziente anziano sottoposto a trattamento riabilitativo.
abstract + slide
Decadimento cognitivo; Post-operatorio; POCD; Anziani; Protesi anca; Delirio; Riabilitazione
Italian
VI CONGRESSO NAZIONALE MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA IN MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
2012
2012
none
Bolis, M., Perin, C., Puricelli, R., Cornaggia, C., Meroni, R., Cerri, C. (2012). Correlazione tra decadimento cognitivo post-operatorio (pocd) e il programma di riabilitazione motoria nel paziente anziano. Intervento presentato a: VI CONGRESSO NAZIONALE MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA IN MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA, Bologna.
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