Premessa Dalla letteratura emerge la descrizione della condizione di salute del paziente con lesione al midollo spinale (SCI) secondo il modello biopsicosociale dell’ICF, mancanza di strumenti di valutazione che prendano in considerazione gli aspetti dell’attività e partecipazione, dell’ambiente, sociali, necessari per un programma riabilitativo multidisciplinare per il paziente con SCI. Obiettivo Individuare le categorie ICF all’interno del core set che sono più efficaci nella descrizione della condizione del paziente ed utili nell’impostazione del pri. Valutare e monitorare mediante l’uso del core set ICF for SCI il percorso riabilitativo del paziente sottoposto ad intervento di chirurgia funzionale e restituito all’attività lavorativa. Correlazione tra modificazione icf, in particolare attività e partecipazione e carico assistenziale caregiver Risultati Paziente maschio di 38 anni, lesione vertebro-midollare C6-C7 traumatica (2009) , tetraplegico completo (ASIA A), livello neurologico C6, con CIRS 23 e presenza di retrazioni. Il core set ICF mostra discontinuità (5) del midollo cervicale, completa (4), bilaterale (3) e cambiamenti (7) delle strutture dell’arto superiore, gravi (3), bilaterali (3). Il paziente ha effettuato interventi di chirurgia funzionale in più tempi consistenti in trasferimenti tendinei multipli all’arto superiore sia sinistro che destro in data 14.3.2013 e 13.6.2013, presso Unità Spinale di Firenze. Prima degli interventi di chirurgia funzionale: FIM=52 (FIM motoria 17), SCIM=17 (SCIM cura persona 0, respirazione e controllo sfinteri 14,mobilità 3), livello neurologico=6 (livello sensitivo 6 dx e sin, livello motorio 6dx e sin). Al termine del percorso riabilitativo: FIM=72 (FIM motoria 37, cognitiva 35), SCIM 28/100 (SCIM mobilità 3), livello neurologico=6 (livello sensitivo 6 dx e sin, livello motori 7 dx e 6 sin) Il core set ICF mostra miglioramento delle funzioni dell’arto superiore, in particolare nelle performance e attività dell’attività manuali (raccogliere, afferrare, manipolare). Conclusioni Le scale funzionali (FIM e SCIM) e il core set ICF mostrano che il paziente , in seguito all’intervento di chirurgia funzionale e dopo un adeguato percorso riabilitativo è migliorato in relazione alle funzioni motorie. La FIM mostra in particolare miglioramenti relativi alla cura della persona e alla mobilità, la SCIM, l’ICF alle funzioni dell’arto superiore e nelle attività manuali.
Zambelli, S., Grisa, C., Bolis, M., Molinero, G. (2014). Applicazione dell’ICF core set for SCI dopo chirurgia funzionale: case report. Intervento presentato a: XVI Congresso nazionale SOMIPAR, Bergamo.
Applicazione dell’ICF core set for SCI dopo chirurgia funzionale: case report
BOLIS, MARTA;
2014
Abstract
Premessa Dalla letteratura emerge la descrizione della condizione di salute del paziente con lesione al midollo spinale (SCI) secondo il modello biopsicosociale dell’ICF, mancanza di strumenti di valutazione che prendano in considerazione gli aspetti dell’attività e partecipazione, dell’ambiente, sociali, necessari per un programma riabilitativo multidisciplinare per il paziente con SCI. Obiettivo Individuare le categorie ICF all’interno del core set che sono più efficaci nella descrizione della condizione del paziente ed utili nell’impostazione del pri. Valutare e monitorare mediante l’uso del core set ICF for SCI il percorso riabilitativo del paziente sottoposto ad intervento di chirurgia funzionale e restituito all’attività lavorativa. Correlazione tra modificazione icf, in particolare attività e partecipazione e carico assistenziale caregiver Risultati Paziente maschio di 38 anni, lesione vertebro-midollare C6-C7 traumatica (2009) , tetraplegico completo (ASIA A), livello neurologico C6, con CIRS 23 e presenza di retrazioni. Il core set ICF mostra discontinuità (5) del midollo cervicale, completa (4), bilaterale (3) e cambiamenti (7) delle strutture dell’arto superiore, gravi (3), bilaterali (3). Il paziente ha effettuato interventi di chirurgia funzionale in più tempi consistenti in trasferimenti tendinei multipli all’arto superiore sia sinistro che destro in data 14.3.2013 e 13.6.2013, presso Unità Spinale di Firenze. Prima degli interventi di chirurgia funzionale: FIM=52 (FIM motoria 17), SCIM=17 (SCIM cura persona 0, respirazione e controllo sfinteri 14,mobilità 3), livello neurologico=6 (livello sensitivo 6 dx e sin, livello motorio 6dx e sin). Al termine del percorso riabilitativo: FIM=72 (FIM motoria 37, cognitiva 35), SCIM 28/100 (SCIM mobilità 3), livello neurologico=6 (livello sensitivo 6 dx e sin, livello motori 7 dx e 6 sin) Il core set ICF mostra miglioramento delle funzioni dell’arto superiore, in particolare nelle performance e attività dell’attività manuali (raccogliere, afferrare, manipolare). Conclusioni Le scale funzionali (FIM e SCIM) e il core set ICF mostrano che il paziente , in seguito all’intervento di chirurgia funzionale e dopo un adeguato percorso riabilitativo è migliorato in relazione alle funzioni motorie. La FIM mostra in particolare miglioramenti relativi alla cura della persona e alla mobilità, la SCIM, l’ICF alle funzioni dell’arto superiore e nelle attività manuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.