La pratica di formazione della coppia può essere considerata una sorta di “universale culturale” nella storia delle diverse società. Se, infatti, è vero che non esistono leggi che impongono alle persone di sposarsi o di formare un’unione, va però fatto presente che, nel tempo, le istituzioni hanno riservato una particolare attenzione alla protezione, incentivazione e regolamentazione delle unioni tra donne e uomini. L’interesse sociale per le unioni stabili, ufficiali ed eterosessuali deriva dal fatto che da esse prende avvio la continuità generazionale e che tale continuità è al contempo controllata, regolata e normata, pertanto funzionale alle esigenze sociali. Nelle pagine che seguono cercheremo di presentare le peculiarità italiane in tema di matrimoni e convivenze; al contempo, di comprendere se il nostro Paese costituisce un caso peculiare, nel contesto internazionale, in termini di relazione tra uscita dai nuclei di origine e di formazione delle proprie unioni e famiglie di elezione.
Rosina, A., & Ruspini, E. (2011). Formare una coppia. In E. Ruspini (a cura di), Studiare la famiglia che cambia (pp. 57-86). Roma : Carocci Editore.
Citazione: | Rosina, A., & Ruspini, E. (2011). Formare una coppia. In E. Ruspini (a cura di), Studiare la famiglia che cambia (pp. 57-86). Roma : Carocci Editore. | |
Titolo: | Formare una coppia | |
Autori: | Rosina, A; Ruspini, E | |
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Presenza di un coautore afferente ad Istituzioni straniere: | No | |
Tipo: | Capitolo o saggio | |
Carattere della pubblicazione: | Scientifica | |
Data di pubblicazione: | 2011 | |
Lingua: | Italian | |
Titolo del libro: | Studiare la famiglia che cambia | |
ISBN: | 9788843062805 | |
Appare nelle tipologie: | 03 - Contributo in libro |