Il progetto Rosslope (Dinamica sedimentaria passata ed attuale nel Mare di Ross: un approccio multidisciplinare allo studio della scarpata continentale, PNRA 2011-2013) ha lo scopo di investigare le relazioni tra la circolazione attuale e passata delle masse d’acqua attraverso lo studio di successioni sedimentarie tardo cenozoiche nella piattaforma esterna e scarpata continentale del Mare di Ross. Vengono qui presentati i risultati relativi allo studio di tre carote prelevate ai margini del Hillary Canyon, a est dell’Iselin Bank, che rappresenta una delle vie di uscita di fredde acque di fondo (ISW – Ice Shelf Water) che alimentano la circolazione circum-antartica. In quest’area, la scarpata continentale è caratterizzata da gullies, profondi canyon, nicchie di distacco e depositi gravitativi. L’analisi di linee sismiche suggerisce che la dorsale situata a SE dell’Hillary canyon abbia un’origine prevalentemente deposizionale e rappresenti un enorme accumulo sedimentario, costituitosi in varie fasi. Tale accumulo, formato prevalentemente da processi gravitativi nell’area prospiciente una delle maggiori valli glaciali scavate dalla West Antarctic Ice Sheet (WAIS), è intimamente legato alle fasi di avanzata e ritiro degli ice streams sulla piattaforma. L’analisi micropaleontologica delle successioni sedimentarie prelevate ha mostrato un’associazione dominata da diatomee, con rari silicoflagellati (Distephanus speculum). Le diatomee risultano per lo più frammentate e rappresentate principalmente da specie caratterizzate da un maggior grado di silicizzazione (Stephanopyxis spp. e Paralia sulcata). In totale sono stati determinati 24 generi e 44 specie di diatomee polari, con range stratigrafici compresi tra l’Attuale ed il Pliocene Inferiore. Dalle analisi micropalontologiche condotte risulta assai complessa la ricostruzione di un quadro biostratigrafico, vista la presenza contemporanea, all’interno di uno stesso livello, di specie di diatomee temporalmente separate. Tali risultati concordano con i dati sismici che evidenziano la natura rimaneggiata del sedimento.
Maffioli, P., Gariboldi, K., Malinverno, E., Bosio, G., Colizza, E. (2013). La sedimentazione biosilicea nell’area a est dell’Iselin Bank (Mare di Ross, Antartide): primi risultati del progetto Rosslope. In Poster Abstracts: atti del XXI Congresso dell'Associazione Italiana di oceanologia e limnologia A.I.O.L. (pp.112-112). A.I.O.L..
La sedimentazione biosilicea nell’area a est dell’Iselin Bank (Mare di Ross, Antartide): primi risultati del progetto Rosslope
MAFFIOLI, PAOLA;MALINVERNO, ELISA;BOSIO, GIULIA;
2013
Abstract
Il progetto Rosslope (Dinamica sedimentaria passata ed attuale nel Mare di Ross: un approccio multidisciplinare allo studio della scarpata continentale, PNRA 2011-2013) ha lo scopo di investigare le relazioni tra la circolazione attuale e passata delle masse d’acqua attraverso lo studio di successioni sedimentarie tardo cenozoiche nella piattaforma esterna e scarpata continentale del Mare di Ross. Vengono qui presentati i risultati relativi allo studio di tre carote prelevate ai margini del Hillary Canyon, a est dell’Iselin Bank, che rappresenta una delle vie di uscita di fredde acque di fondo (ISW – Ice Shelf Water) che alimentano la circolazione circum-antartica. In quest’area, la scarpata continentale è caratterizzata da gullies, profondi canyon, nicchie di distacco e depositi gravitativi. L’analisi di linee sismiche suggerisce che la dorsale situata a SE dell’Hillary canyon abbia un’origine prevalentemente deposizionale e rappresenti un enorme accumulo sedimentario, costituitosi in varie fasi. Tale accumulo, formato prevalentemente da processi gravitativi nell’area prospiciente una delle maggiori valli glaciali scavate dalla West Antarctic Ice Sheet (WAIS), è intimamente legato alle fasi di avanzata e ritiro degli ice streams sulla piattaforma. L’analisi micropaleontologica delle successioni sedimentarie prelevate ha mostrato un’associazione dominata da diatomee, con rari silicoflagellati (Distephanus speculum). Le diatomee risultano per lo più frammentate e rappresentate principalmente da specie caratterizzate da un maggior grado di silicizzazione (Stephanopyxis spp. e Paralia sulcata). In totale sono stati determinati 24 generi e 44 specie di diatomee polari, con range stratigrafici compresi tra l’Attuale ed il Pliocene Inferiore. Dalle analisi micropalontologiche condotte risulta assai complessa la ricostruzione di un quadro biostratigrafico, vista la presenza contemporanea, all’interno di uno stesso livello, di specie di diatomee temporalmente separate. Tali risultati concordano con i dati sismici che evidenziano la natura rimaneggiata del sedimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.