La crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria collegata al Covid-19 è la prima crisi globale dopo il 2008 ed è simile, in termini di severità di impatto, a quella conseguente al secondo conflitto mondiale. Sebbene autorità e governi siano intervenuti tempestivamente per cercare di contenere i danni economici collaterali, gli impatti saranno considerevoli per l’economia e, conseguentemente, anche per le banche. La politica monetaria espansiva, la liberazione di risorse patrimoniali per le banche, combinate con moratorie e garanzie statali, hanno nell’immediato fornito liquidità alle imprese. Tuttavia, diversi studi confermano la necessità di aumentare la loro patrimonializzazione. L’Italia presenta margini di manovra limitati rispetto ad altri paesi, in quanto la possibilità di intervento con misure fiscali deve anche tenere conto dello stock di debito pubblico accumulato e della già elevata pressione fiscale. Sarebbe quindi opportuno procedere con incentivi fiscali mirati e semplici per stimolare il superamento di alcune croniche debolezze del sistema produttivo italiano e favorire una maggiore patrimonializzazione delle imprese e la loro crescita dimensionale, sostenendo aumenti di capitale, quotazioni in borsa e fusioni, anche potenziando alcuni strumenti già esistenti. Oltre a migliorare la capacità delle imprese di affrontare la crisi nei prossimi anni, una maggiore patrimonializzazione comporterebbe una riduzione della probabilità di default delle stesse e quindi una riduzione nei RWA delle banche.
Brogi, M., Lagasio, V. (2020). Il ruolo della BCE e le dinamiche del settore bancario. RIVISTA DI POLITICA ECONOMICA(2), 53-75.
Il ruolo della BCE e le dinamiche del settore bancario
Brogi, M;
2020
Abstract
La crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria collegata al Covid-19 è la prima crisi globale dopo il 2008 ed è simile, in termini di severità di impatto, a quella conseguente al secondo conflitto mondiale. Sebbene autorità e governi siano intervenuti tempestivamente per cercare di contenere i danni economici collaterali, gli impatti saranno considerevoli per l’economia e, conseguentemente, anche per le banche. La politica monetaria espansiva, la liberazione di risorse patrimoniali per le banche, combinate con moratorie e garanzie statali, hanno nell’immediato fornito liquidità alle imprese. Tuttavia, diversi studi confermano la necessità di aumentare la loro patrimonializzazione. L’Italia presenta margini di manovra limitati rispetto ad altri paesi, in quanto la possibilità di intervento con misure fiscali deve anche tenere conto dello stock di debito pubblico accumulato e della già elevata pressione fiscale. Sarebbe quindi opportuno procedere con incentivi fiscali mirati e semplici per stimolare il superamento di alcune croniche debolezze del sistema produttivo italiano e favorire una maggiore patrimonializzazione delle imprese e la loro crescita dimensionale, sostenendo aumenti di capitale, quotazioni in borsa e fusioni, anche potenziando alcuni strumenti già esistenti. Oltre a migliorare la capacità delle imprese di affrontare la crisi nei prossimi anni, una maggiore patrimonializzazione comporterebbe una riduzione della probabilità di default delle stesse e quindi una riduzione nei RWA delle banche.| File | Dimensione | Formato | |
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