Between Opportunities, Anti-Trafficking, and Techno-Solutionist Pushes: The Use of Online Ads for the Sale of Sexual Services

Given the crucial role that, today, online advertisements play in the professional lives of sex workers, it is unsurprising that both researchers and law enforcement agencies have begun to analyze online classified ads in an attempt to identify potential patterns and indicators of human trafficking. But is it really possible to do so? This article aims to provide an overview of the online advertisement landscape and of what it means for sex workers to advertise their services online, alongside a critical review of the literature on trafficking indicators. Finally, the article will explore how Italian anti-trafficking organizations have shifted their attention to online classified ads to carry out their outreach activities. In doing so, it will show that the idea that a phenomenon such as human trafficking can be addressed, and that victims can be identified, through the simple application of algorithms represents a clear example of techno-solutionism (MOROZOV 2013) relying on a false equivalence between sex work and human trafficking and on simplistic (and incorrect) assumptions about sex work and sex workers’ lives.

Considerato il ruolo cruciale che, ad oggi, la pubblicazione di annunci online riveste nella vita professionale delle e dei sex worker, non deve sorprendere che sia ricercatori che forze dell'ordine abbiano iniziato ad analizzare questi annunci nel tentativo di individuare potenziali pattern e indicatori di tratta. Ma è realmente possibile farlo? Questo articolo si propone di fornire una panoramica del mondo degli annunci online e di cosa significhi per le e i sex worker pubblicizzare i propri servizi online, unitamente a una revisione critica della letteratura sugli indicatori di tratta. Infine, l'articolo esplorerà come le organizzazioni anti-tratta italiane abbiano spostato la loro attenzione sugli annunci online per svolgere le proprie attività di outreach. In tal modo, si dimostrerà che l'idea che un fenomeno come la tratta possa essere affrontato, e che le vittime possano essere identificate, attraverso la semplice applicazione di algoritmi, rappresenta un chiaro esempio di tecnosoluzionismo (MOROZOV 2013) basato su una falsa equivalenza tra lavoro sessuale e tratta, e su assunti semplicistici (e incorretti) sul lavoro sessuale e sulla vita delle persone che lo esercitano