Il rapporto tra tecnologie e nuovi media in ambito educativo vede la sua origine nella diffusione dell’informatica nella società. Si può identificare questo momento di passaggio nel ventennio che va dal 1980, segnato dalla comparsa dei primi home computer, all’inizio del XXI secolo quando la diffusione di internet nei paesi occidentali ha registrato percentuali significative e in alcuni casi (Stati uniti e Regno Unito) ha raggiunto la maggior parte della popolazione.teorici In ambito educativo i termini tecnologie e nuovi media sono spesso utilizzati come sinonimi. In realtà il termine media presenta ulteriori ambiguità dato che può essere interpretato sia nei termini di medium (ciò che sta in mezzo agli scambi di informazione) sia di strumento (come mezzo per raggiungere una fonte o un destinatario di una comunicazione). Questa distinzione, pur essendo in buona parte riconosciuta, perde di intensità all’interno dei discorsi sull’educazione, il cui focus è l’analisi degli aspetti e problemi pedagogici e didattici legati ad essi. L’educazione mediale (media education) è l’ambito entro cui questo discorso avviene, e generalmente viene categorizzata in “educazione ai media” e “educazione intorno ai media”: la prima, ereditando i principi dell’educazione all’immagine della fine del secolo scorso, coincide con i processi di insegnamento e apprendimento dei linguaggi e degli alfabeti mediali; la seconda riguarda l’educazione intorno ai media, cioè la sensibilizzazione e promozione della riflessione critica riguardo le produzioni e le comunicazioni che avvengono nei media (giornali, televisione, portali internet, social network…). L’educatore oggi è chiamato a farsi interprete di processi che presentano una dimensione transmediale sempre più marcata, in altre parole è necessario comprendere gli eventi in modo sistemico analizzando i flussi comunicativi e operativi che avvengono contemporaneamente sia nei contesti tradizionali sia on line, evitando di rifiutare l’accesso e la partecipazione in rete per promuovere piuttosto l’azione educativa in rete e sostenere l’emergere di processi educativi “nei media”
Garavaglia, A. (2014). Tecnologie e nuovi media. In W. Brandani, S. Tramma (a cura di), Dizionario del lavoro educativo (pp. 370-374). Roma : Carocci.
Tecnologie e nuovi media
Garavaglia, A
2014
Abstract
Il rapporto tra tecnologie e nuovi media in ambito educativo vede la sua origine nella diffusione dell’informatica nella società. Si può identificare questo momento di passaggio nel ventennio che va dal 1980, segnato dalla comparsa dei primi home computer, all’inizio del XXI secolo quando la diffusione di internet nei paesi occidentali ha registrato percentuali significative e in alcuni casi (Stati uniti e Regno Unito) ha raggiunto la maggior parte della popolazione.teorici In ambito educativo i termini tecnologie e nuovi media sono spesso utilizzati come sinonimi. In realtà il termine media presenta ulteriori ambiguità dato che può essere interpretato sia nei termini di medium (ciò che sta in mezzo agli scambi di informazione) sia di strumento (come mezzo per raggiungere una fonte o un destinatario di una comunicazione). Questa distinzione, pur essendo in buona parte riconosciuta, perde di intensità all’interno dei discorsi sull’educazione, il cui focus è l’analisi degli aspetti e problemi pedagogici e didattici legati ad essi. L’educazione mediale (media education) è l’ambito entro cui questo discorso avviene, e generalmente viene categorizzata in “educazione ai media” e “educazione intorno ai media”: la prima, ereditando i principi dell’educazione all’immagine della fine del secolo scorso, coincide con i processi di insegnamento e apprendimento dei linguaggi e degli alfabeti mediali; la seconda riguarda l’educazione intorno ai media, cioè la sensibilizzazione e promozione della riflessione critica riguardo le produzioni e le comunicazioni che avvengono nei media (giornali, televisione, portali internet, social network…). L’educatore oggi è chiamato a farsi interprete di processi che presentano una dimensione transmediale sempre più marcata, in altre parole è necessario comprendere gli eventi in modo sistemico analizzando i flussi comunicativi e operativi che avvengono contemporaneamente sia nei contesti tradizionali sia on line, evitando di rifiutare l’accesso e la partecipazione in rete per promuovere piuttosto l’azione educativa in rete e sostenere l’emergere di processi educativi “nei media”File | Dimensione | Formato | |
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