Il testo mette a tema lo spazio quale “cosa educante”, secondo lo strutturalismo pedagogico, cioè struttura agente prima che agita e vissuta. In riferimento alla riflessione di Michel Foucault sul potere disciplinare e di Martin Heidegger sulla co-originarietà di spazio e tempo, si ricostruisce un itinerario di filosofia dell’educazione che incrocia il sapere clinico delle scienze umane con la specificità dell’Esser-ci. È questa doppia eredità a conferire allo spazio pedagogico il suo carattere paradossale: un’ambiguità strutturale tra la dimensione di addestramento e controllo e le possibilità di autenticità ed emancipazione. Accogliere una tale duplicità sul piano della riflessività operativa, significa promuovere nel lavoro dell’educatore l’uso di due costrutti teorico-pratici: quello di set pedagogico (scena o spazio finzionale e drammatico, dove agiscono come attori educatore ed educando sullo stesso piano) e di setting pedagogico (ambiente formativo, o matrice dell’educazione, che è responsabilità dell’educatore-regista garantire e custodire).
Orsenigo, J. (2008). Lo spazio paradossale. Esercizi di filosofia dell'educazione. Milano : Unicopli.
Citazione: | Orsenigo, J. (2008). Lo spazio paradossale. Esercizi di filosofia dell'educazione. Milano : Unicopli. |
Tipo: | Monografia o trattato scientifico - Monografia di Ricerca - Prima edizione |
Carattere della pubblicazione: | Scientifica |
Presenza di un coautore afferente ad Istituzioni straniere: | No |
Titolo: | Lo spazio paradossale. Esercizi di filosofia dell'educazione |
Autori: | Orsenigo, J |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2008 |
ISBN: | 978-88-4001-269-8 |
Lingua: | Italian |
Appare nelle tipologie: | 04 - Monografia |